Una sfida a dir poco estrema, tra colate laviche, boschi notturni e panorami mozzafiato, un’emozione unica attorno al Vulcano attivo più alto d’Europa.
Oltre cento i guerrieri della montagna che si sono dati appuntamento domenica a Bronte per l’Etna Extreme-100 km del Vulcano. Cento chilometri di corsa su strada con oltre 2500 metri di dislivello, per la quinta edizione di quella che può a ragione definirsi la gara podistica più dura d’Italia.
Ad organizzare l’evento che ha radunato runners da tutta Italia e anche dall’estero, ASD Ecotrail Sicilia e ASD Freedom Fitness col patrocinio del Comune di Bronte. Uno sforzo enorme per gli organizzatori che hanno reso possibile l’evento nel rigoroso rispetto delle normative anti Covid, a cui si sono prontamente attenuti tutti gli atleti.
Un percorso tanto duro quanto affascinante, con partenza notturna ed arrivo a Bronte, che ha circumnavigato il Vulcano, da Randazzo a Linguaglossa, al Bosco di MIlo, a Zafferana, fino a i quasi 2 mila metri del rifugio Sapienza.
A vincere con lo straordinario tempo di h 10.02.54, Thomas Capponi, che ha preceduto di oltre venti minuti Filippo Castriotta e Domenico Giuseppe Lo Iacono. Tra le donne grande prestazione di Eleonora Rachele Corradini, atleta della nazionale che si è imposta con il tempo di h 10.44.48, stabilendo il nuovo record del percorso che apparteneva alla pluridecorata, Monica Casiraghi nel 2018.
Tanto divertimento anche per le staffette miste, che si sono sfidate lungo i 100 km con team da quattro atleti che hanno gareggiato per frazioni da 25 chilometri. A vincere il Team “Vogliamo morire Correndo”, composto da due uomini e due donne, col grande tempo di h 8.45.01.