Società

Da Palermo a Bruxelles a piedi:il diario di Salvo Valenti

“Stamattina sono arrivato a  San Saba frazione di Messina, dove il gruppo di preghiera locale di San Michele ci ha accolti insieme ai Capigruppo Anna e Andrea.

Ci siamo fermati davanti l’ immagime della Madonna delle Lacrime e mentre stavamo pregando il rosario è squillato il cellulare di una signora del gruppo la quale veniva avvisata che suo nipote di soli due anni era caduto in quel momento dal secondo piano dal balcone dell’appartamento.

Ho detto ai presenti, visibilmente agitati: continuiamo a pregare, state tranquilli, chiediamo l’intercessione di San Michele.  Intanto hanno portato il bambino in ospedale.  Quindi ci siano inginocchiati davanti l’immagine della Madonna per ringraziarla e per onorarla come protettrice di tutta l l’Opera di San Michele. Dopo la preghiera siamo stati a pranzo a casa di Anna insieme alla sua famiglia. Nel pomeriggio è arrivata la notizia che il bambino non si era fatto nulla ed era rientrato a casa illeso.

San Michele aveva ascoltato le nostre preghiere.

Quindi ci siamo recati a Messina, io, il vice Capogruppo di Cianciana Gaetano Montalbano che mi sta accompagnando fino a Bruxelles, Pippo Lo Presti Coordinatore dei gruppi del movimento di preghiera e Anna, Capogruppo di San Saba. A Messina nella parrocchia di San Camillo siamo stati accolti da Simona Capogruppo di Messina e da tutto il gruppo insieme a tre sacerdoti della parrocchia.  Entrati in chiesa dopo la corona angelica, ho raccontato la mia testimonianza e ho letto il messaggio di San Michele che chiede di riportare i valori cristiani nel mondo. Il sacerdote contento del messaggio di San Michele ha invitato i fedeli ad impegnarsi a mettere in pratica ciò che dice San Michele. Dopo la messa con tutto il gruppo siamo andati a cena per un momento di fraternità.  Mentre andavamo a casa della mamma del vice capogruppo  e Coordinatore dell Ufficio Stampa Rosa, che ci sta ospitando per la notte, ho guardato la Calabria che avevo di fronte, e ho pensato che domani avrei lasciato la Sicilia per portare il messaggio di San Michele in Italia e poi nel resto d Europa, e ricordandomi oggi di quel bambino di San Saba, ho riflettuto sulla grandezza di Dio e mentre apprezzavo la bellezza del mare dello stretto di Sicilia, mi sono sentito sempre più piccolo.”

redazione

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