Durante questo periodo di pandemia da COVID-19 –, dichiara SALVIA- il COISP ha denunciato a più riprese le condizioni di lavoro ed i rischi sanitari ai quali vengono esposti quotidianamente uomini e donne in divisa.
I temuti casi di contagio si sono purtroppo già verificati tra gli operatori della Polizia di Stato rientrati dai servizi svolti presso l’hotspot di Lampedusa evidenziando l’inadeguatezza delle misure sanitarie sin ora adottate nei confronti del personale che prevedono solo uno screening sierologico su base volontaria – prosegue il Segretario Generale Provinciale del COISP di Palermo Sergio SALVIA sottolineando come i Lavoratori di Polizia, alla stregua di tutti gli altri, debbano essere tutelati dalle Leggi di questo Stato.
La Polizia di Stato interagisce quotidianamente con i cittadini e non opera in Smart-working motivo questo che impone per gli uomini e le donne in divisa l’adozione di una adeguata profilassi sanitaria. Nel corso della gestione dei migranti, del controllo del territorio, dei servizi di Ordine Pubblico e di Frontiera come nelle attività proprie dell’Ufficio Immigrazione, di Fotosegnalamento e di tanti altri servizi svolti a contatto con la cittadinanza, spesso in situazioni di particolari criticità, diventa quasi impossibile mantenere il distanziamento sociale.
Tra i provvedimenti indifferibili a parere di questo Sindacato – prosegue SALVIA- è più che mai
necessario avviare un serio monitoraggio sanitario di tutto il personale che, per ragioni di servizio, si trovi a contatto con i migranti o con la cittadinanza attraverso l’utilizzo sistematico di tamponi al fine di evitare possibili focolai da Covid-19 tra gli appartenenti alla Polizia di Stato e nei rispettivi ambienti familiari.
Il COISP teme – prosegue SALVIA che il pressapochismo imperante su tale questione che interessa uomini e donne in divisa, impegnati costantemente in queste tipologie di servizi, possa determinare contagi difficilmente contenibili.
Il continuo lesinare di risorse pubbliche nella tutela sanitaria dei poliziotti denota una mancanza di rispetto per i servitori dello Stato ed una miopia sociale inaccettabile.
Il COISP, conclude SALVIA, auspica una fattiva collaborazione con l’Assessorato alla Sanità della
regione Sicilia al fine di individuare un protocollo che consenta al personale della Polizia di Stato di essere sottoposto a tampone ogni qualvolta venga impiegato in servizi di assoluta criticità sanitaria.

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE
DEL COISP DI PALERMO SERGIO SALVIA