Sig. Presidente, signore Deputate, signori Deputati,
il 17 dicembre 2019 l’Assemblea Regionale Siciliana ha
approvato, unanime, la prima Legge di prospettiva della sua
storia, scrivendo le disposizioni concernenti l’istituzione delle
Zone Franche Montane in Sicilia.
Nonostante la trasversale volontà espressa dal Parlamento
siciliano, abbiamo appreso, con rammarico, che il Governo
regionale, nella stesura e approvazione del “Documento di
economia e finanza regionale (Defr) 2021/2023”, non ha affatto menzionato le Zone Franche Montane.
Dalla lettura del Documento, approvato con delibera di Giunta n° 281 del 1° luglio 2020, si evince che (sulla fiscalità di sviluppo) l’interesse del governo è particolarmente rivolto all’istituzione delle Zone Economiche Speciali (Zes).
Notevole però è la differenza tra le Zes e le Zfm, in termini di benefici e ricadute positive nelle diverse aree dell’isola.
Per le Zes è prevista una copertura di soli 200 mln di euro in 5 anni, a valere sul credito d’imposta, quindi si rivolge ad imprenditori con un’alta capacità di ottenere credito; per le Zfm, il Parlamento regionale – al momento – ha destinato 300 milioni euro annui, “mediante corrispondente riduzione del Fondo per gli investimenti strutturali di politica economica di cui all’art. 10, comma 5, del Dlgs 282 del 29/11/2004, convertito con modifica dalla Legge n. 307 del 24/12/2004” (art. 6, DDL 641/2019).
Inoltre, relativamente alla ricaduta sui territori, con le Zes il governo – con l’intervento dello Stato – punterebbe ad agevolazioni e facilitazioni burocratiche diffuse sulle aree individuate, rilanciando – investendo fondi del bilancio regionale – anche le “super Zes”, con ulteriori opportunità fiscali; mentre l’Ars, determinandosi favorevolmente per l’istituzione delle Zfm, avrebbe inteso coraggiosamente bloccare l’emorragia umana ed imprenditoriale in atto nelle zone montane, che rappresentano oltre il 25 % del territorio isolano.
Infine, il lavoro dell’Ars è già incardinato nella discussione della VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica, dove ha ritrovato un trasversale apprezzamento, che si è manifestato nel corso dell’audizione di due rappresentanti del Comitato promotore svoltasi lo scorso 28 luglio a Palazzo Madama.

A tal proposito non ci è sfuggita la presa di posizione del presidente dell’Ars che, in una nota stampa, ha invitato “il governo regionale a inserire le Zfm nel Defr al fine di prevederne le specifiche ricadute sul piano macro-economico”.
Con la presente vi chiediamo di sensibilizzare il Governo regionale affinché rielabori il testo del Defr, prima che venga trasmesso all’ARS – con apposita nota di aggiornamento, se già inoltrato – nel rispetto della volontà da Voi già espressa il 17 dicembre 2019: una data storica, in cui il Parlamento più antico d’Europa ha dimostrato di avere a cuore le sorti delle aree di montagna dell’isola e di chi ne rivendica il diritto di residenza.
Ribadire in questa lettera l’importanza delle disposizioni concernenti l’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia non è superfluo.
Ne parliamo e scriviamo da oltre duemila giorni, tuttavia, ricordare, anche a noi stessi, che la loro istituzione rientra nella esclusiva competenza della Regione e che essa non dovrebbe essere oggetto di censura da parte dello Stato – a meno che si disconosca la specialità statutaria della Sicilia – è un dovere a cui non ci possiamo sottrarre.
Siamo, altresì, consapevoli che la strada è ancora in salita eppure, per noi – come lo è stato per Voi lo scorso 17 dicembre – la “speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere” (cit. presidente Mattarella).
Insieme abbiamo “qualcosa da raggiungere” e da rivendicare: la piena applicazione dello Statuto Speciale della Regione Siciliana, che ci aprirà la strada per l’attuazione del progetto che abbiamo condiviso e che salverà anche le aree di montagna della nostra Isola.
Lo ribadiamo (l’abbiamo fatto con determinazione nel corso dell’audizione in Senato dell’Ufficio di presidenza della

Commissione Finanze e Tesoro) “è la chiave di volta dello sviluppo della Sicilia”.
Nel continuare a riporre piena fiducia in questa Istituzione, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
Firmato
Comitato regionale promotore:
Vincenzo Lapunzina (associazione il Caleidoscopio) Alberto Virga (Consorzio Centro Commerciale Naturale di Gangi), Antonio Polito (CCN Petralia Sottana), Salvatore Cassisi (CCN Polizzi Generosa), Vincenzo Spinelli (CCN di Nicosia), Giuseppe Cità (Responsabile di zona della Confesercenti), Calogero Spitale (Responsabile di zona della CGIL), Giuseppe Profita (Responsabile di zona di CASARTIGIANI), Salvatore Bartolotta (presidente dei Borghi più Belli d’Italia – Sicilia), Salvatore Bivona (Presidente Cidec Sicilia), Lidia D’Angelo (Presidente associazione Pro Piano Battaglia e Madonie)
Debhora Mirabelli presidente Confapi Sicilia
Alfio Mannino segretario regionale CGIL SiciliaSebastiano Cappuccio segretario regionale CISL Sicilia
Claudio Barone segretario regionale UIL Sicilia


Sindaci dei Comuni:
Acquaviva Platani, Agira, Aidone, Alessandria della Rocca, Alia, Alimena, Assoro, Basicò, Baucina, Bisacquino, Bivona, Blufi, Bompietro, Buccheri, Buscemi, Caccamo, Calascibetta,
5
Caltabellotta, Caltavuturo, Cammarata, Campofelice di Fitalia, Campofiorito, Capizzi, Cassaro, Castel di Lucio, Castell’Umberto, Castellana Sicula, Castelmola, Casteltermini, Castiglione di Sicilia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Centuripe, Cerami, Cesarò, Chiaramonte Gulfi, Chiusa Sclafani, Ciminna, Contessa Entellina, Corleone, Erice, Ferla, Floresta, Fondachelli-Fantina, Frazzanò, Gagliano Castelferrato, Galati Mamertino, Gangi, Geraci Siculo, Giarratana, Giuliana, Godrano, Grammichele, Gratteri, Grotte, Isnello, Leonforte, Lercara Friddi, Librizzi, Licodia Eubea, Limina, Linguaglossa, Longi, Lucca Sicula, Maletto, Malvagna, Maniace, Marianopoli, Marineo, Mazzarino, Mezzojuso, Milo, Mineo, Mirabella Imbaccari, Mistretta, Mojo Alcantara, Montalbano Elicona, Montemaggiore Belsito, Monterosso Almo, Motta d’Affermo, Mussomeli, Naro, Naso, Nicolosi, Nicosia, Nissoria, Novara di Sicilia, Palazzo Adriano, Palazzolo Acreide, Pedara, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Pollina, Prizzi, Raccuja, Ragalna, Randazzo, Regalbuto, Resuttano, Roccafiorita, Roccapalumba, Roccella Valdemone, Rometta, San Cono, San Fratello, San Giovanni Gemini, San Marco d’Alunzio, San Mauro Castelverde, San Salvatore di Fitalia, San Teodoro, Sant’Alfio, Santa Caterina Villarmosa, Santa Cristina Gela, Santa Domenica Vittoria, Santo Stefano Quisquina, Sclafani Bagni, Serradifalco, Sperlinga, Sutera, Trecastagni, Troina, Tusa, Ucria, Valguarnera Caropepe, Valledolmo, Ventimiglia di Sicilia, Vicari, Villalba, Villarosa, Vizzini, Zafferana Etnea.