Maestro come si dipinge l’anima? È la domanda spontanea che si prova tutte le volte che si ha la gioia di entrare in contatto con i lavori del maestro Pietro Sciortino a Palermo, in via Bara dell’Olivella, proprio li a due passi dal Teatro Massimo.
Vorremmo carpire il segreto dei suoi colori, e la magia che accompagna i suoi personaggi tra cui spicca trionfante il piccolo , grande Pinocchio.
Pinocchio, il burattino di legno è il miracolo che si manifesta per eccellenza, attraverso il desiderio di un uomo che “desidera” sogna un figlio, sogna di non vivere i suoi giorni in solitudine, sogna la gioia del donare il proprio tempo ed amore a qualcuno, perchè l’esistenza abbia un senso.
Dunque il desiderio diventa realtà, Geppetto costruisce un burattino con amore e quel burattino ha un’anima, diventa bimbo e cambia la vita di un uomo, che senza di lui sarebbe rimasto solo.
Sciortino in una breve intervista, immerso nei suoi colori e lavori, racconta qualcosa della sua infanzia, da piccino era sempre stato innamorato della sua soffitta di casa, dove si rifuggiava, felice per ore, mentre tutti lo cercavano, a casa, perchè li, in quel mondo dove si conservava di tutto, rimaneva estasiato nel cercare gli oggetti più disparati, dai giocattoli, ai libri, alle valigie ai bottoni , oggetti che appartenevano alla sua famiglia, ai suoi cari, ne sentiva le corde del cuore, sentiva che in ogni oggetto si nascondeva un’anima che voleva raccontarsi, da qui la sua passione nei dipinti per le soffitte rappresentate in tono fiabesco e tutto quello che li trovava dimora.


Il maestro decide cosi recuperando nei cassetti della memoria di fare tornare in vita nei suoi dipinti gli oggetti che avevano colpito il suo immaginario e vi dona una nuova vita, tra tutti spicca Pinocchio.
Il Pinocchio di Sciortino viene raffigurato in un continuo viaggio reale e immaginario, da bimbo in mezzo ai giocattoli, a giovanotto che viaggia , a uomo che “parla” di temi impegnati e di interesse collettivo.
L’artista ci dipinge un Pinocchio che incontra luoghi della nostra amata Sicilia, invitandoci a conoscerla meglio, attraverso la bellezza dei luoghi e le leggende che la caratterizzano, tra tutte quella di Colapesce.
Entra nel mondo dei pupi di Mimmo Cuticchio, osserva luoghi e città, si immerge nel tragico mondo delle miniere di zolfo, dove incontra l’inferno vissuto dai bambini che li vi lavoravano, conosce le catacombe di Palermo e rimane colpito dallo sguardo impresso nella morte, come a volerne studiare l’anima dell’uomo a cui era appartenuto.


È sempre un viaggio dentro le anime con colori accesi, ma nello stesso tempo delicati e carichi di energia che riescono a trasportarti in una dimensione altra, giocosa e riflessiva nello stesso tempo . Attraverso i colori la mente crea una rete di significati, in cui ciascuno può vedere riflesse le proprie emozioni o pensieri.
La soffitta è un luogo reale, ma anche immaginario dove conserviamo “nascondiamo” le cose, una sorta di luogo dei segreti che da sempre affascina l’immaginario collettivo, Sciortino toglie la polvere che si è sedimentata nel tempo e ridona vita alle cose invitandoci ad avere cura degli oggetti, suggerisce l’idea del rispetto di essi e solletica la nostra curiosità nel volere andare oltre l’aspetto esteriore di essi.
Significativo è il naso del Pinocchio di Sciortino, per lui non ha nulla a che vedere con le bugie, piuttosto è una spada , una spada che tutti noi possediamo, sotto forma di carattere, intelligenza, saggezza, che ci aiuta a difenrci dalle avversità della vita.
Sciortino propone nei suoi dipinti un viaggio metaforico di Pinocchio che da piccino, dal mondo della spensieratezza diventa adulto, il suo corpo resta lo stesso, ma c’è un evoluzione del pensiero, Pinocchio incontra la vita degli adulti si trasforma, si lascia trasformare , il viaggio di Pinocchio è un viaggio in cui le sconfitte sono inevitabili ma aiutano a crescere a confrontarsi con il bene ed il male a conoscere lo sguardo degli altri.
E’ stato realizzato un meraviglioso catalogo edito da studio Byblos in cui tutti questi lavori sono stati raccolti, molti sono in giro per il mondo, apprezzati da tanti turisti e non.
Chi sono si domanda Pinocchio-artista, sono la tua coscienza, mi vedrai solo se vorrai, cosa vuoi da me? Nulla , hai un grande dono , la vita, usala e vivila! Cosi come un pezzo di legno può diventare un bimbo, allo stesso modo la nostra anima può sempre tornare a vivere.
Dunque alla domanda del maestro come si dipinge l’anima, potremmo rispondere, l’anima si dipinge vivendola, cosi come la metafora della storia di Pinocchio ci insegna, è possiamo rinascere miliardi di volte, senza restare mai soli, dobbiamo imparare a desiderare il bene, pittura e filosofia di vita si incontrano .

Sabrina Miriana