Ecco la campagna che accende i riflettori sul borgo siciliano come meta per il turismo di prossimità promuovendone il suo patrimonio culturale e paesaggistico
L’azzurro del mare, ad appena un quarto d’ora d’auto, che si fonde con il verde delle cime più affascinanti delle Madonie ne fanno un posto dove il “relax è naturale”E poi la cucina di territorio che solletica in tantissimi modi le papille gustative perché da queste parti “si mangia bene” grazie alla stagionalità delle materie prime di qualità, come la manna, presidio Slow Food che si coltiva in quest’area, e gli immancabili funghi. E ancora la cultura, con il Castello dei Ventimiglia, il Museo Civico e il Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo, che espongono collezioni importanti e sono poli attivi e dinamici come pochi in Sicilia. Questo è solo una parte del fascino che sa regalare Castelbuono, uno dei borghi più antichi e accoglienti della Sicilia, dove l’innato senso di ospitalità e “il sorriso degli abitanti” fanno innamorare chi arriva per la prima volta da queste parti e diventano la motivazione del ritorno per chi ama rigenerarsi fuggendo dal logorio e dai ritmi frenetici della città.
 
C’è tutto questo dietro la campagna “Castelbuono non è un luogo comune”, ideata da 9 giovani professionisti del posto, che intende promuovere in questo delicato momento storico un’esperienza rassicurante e salutare nella perla delle Madonie, per riscoprire in maniera “slow” il territorio, le sue bellezze e il suo stile di vita.

La seconda parte del 2020 sarà segnata dal turismo di prossimità: una tipologia di viaggio che apre scenari e importanti opportunità di sviluppo soprattutto per le aree interne. E per incentivare tutto questo Castelbuono ha deciso di fare squadra investendo in casa. Perché quando un territorio si ripiega su stesso a causa di eventi straordinari, come questa emergenza, ecco che si formano delle commistioni interessanti tra i protagonisti del luogo, in grado di dare vita a sviluppi positivi per tutto il territorio.