Riccardo Li Pira “orgoglio” madonita all’ITI “Vittorio Emanuele III” di Palermo
 “Ogni traguardo si chiude sempre con umiltàeducazione e tante soddisfazioni e tu
ne dai tante …”
Il pensiero di un papà, Antonino Li Pira, artigiano, imbianchino, decoratore di Bompietro, rivolto al figlio Riccardo  in attesa dell’esito dell’Esame di Stato 2020. Parole significative che denotano l’impronta educativa trasmessa al proprio figlio.
 Riccardo ha concluso il suo percorso di studio riportando 100 e Lode all’Istituto Tecnico Industriale “Vittorio Emanuele III” di Palermo.
Ma al di là dell’eccellenza conseguita e della lodevole preparazione, quello che suscita apprezzamento è il percorso di Riccardo. Sono stati tanti, fortunatamente, i meritevoli          in questo Esame 2020, complicato e quasi traumatico; tutti gli studenti e le studentesse quest’anno hanno conseguito un valore aggiunto: quello di essere stati protagonisti e di aver sperimentato un momento storico come pochi.
Riccardo è un modello positivo a cui bisogna guardare quando si sciorinano epiteti sui giovani, sul modus vivendi delle nuove generazioni e delle loro, spesso, futili aspirazioni o della mancanza di valori. Le generalizzazioni rischiano di far perdere di vista la “nicchia” a cui attingere per riscoprire la bellezza della gioventù di oggi, i principi e gli ideali che li ispirano.
Riccardo Li Pira ha frequentato l’ITI di Petralia Soprana, fino al biennio ed a soli quindici anni si è poi trasferito a Palermo al “Vittorio Emanuele III” perché l’opzione “Informatica e Telecomuicazioni”, da lui scelta, non era prevista  nel suo Istituto. Scelta difficile e coraggiosa, vista l’età e considerato che il “figlio di papà” sarebbe costato enormi sacrifici per i genitori, Antonino e Silvana.
Ma niente intimorisce una solida famiglia che crede nell’unità e non teme le rinunce. Riccardo vive in Convitto a Palermo e per i restanti tre anni di studio sono tante e lunghe le camminate che lo portano da via Vittorio Emanuele in via Duca della Verdura … ma intanto il ragazzino, bompietrino, cresce e da bel giovane qual è sprofonda sempre più nei suoi studi. L’ Informatica è nelle sue vene e trovando gli stimoli importanti non si ferma più.

Sperimenta, si aggiorna, costruisce e si ingegna a più non posso. Coadiuvato dal suo “mentore” il Prof. Fabio Tropia, sistemista, analista e progettista, ha presentato (insieme ad altri compagni) un primo progetto a Palermo Scienza, il “GearSaur”, un robot dinosauro controllabile tramite bluetooth. Sempre a Palermo Scienza, nel 2020, il progetto “Telegrhome” che si pone come obiettivo quello di rendere una casa “domotica” accessibile tramite un app di Messaggistica Istantanea quale Telegram, evoluzione di un modello precedente e già implementabile in un’abitazione.
 Lo stesso progetto è stato presentato in forma più tecnica all’ Arduino day ed a Palermo Scienza del 2019. La mente di Riccardo continua a navigare e intanto, nelle pause estive, non si esime dall’aiutare il padre nel suo lavoro e conquista, assieme alla sua spensieratezza ed ai suoi sogni di futuro sperimentatore ed informatico, l’umiltà, l’ educazione e le soddisfazioni a cui i genitori l’hanno indirizzato. Questa è la realtà giovanile a cui bisogna attingere, i modelli a cui guardare per rifuggire da quei meccanismi devianti che disturbano le menti ed il cuore e rendono spregevole la visione di un mondo meraviglioso, quale quello della giovinezza ricca di aspirazioni ed aspettative.

Mimma Di Figlia