“Siamo finalmente ad una fase concreta nella discussione parlamentare sugli effetti e sulle criticità della riforma Madia sulla scomparsa della Polizia Forestale. Parliamo di riorganizzazioni di funzioni, di malessere dei dipendenti e della perdita di una dignità professionale ricca di sapere e di identità, ma anche di redistribuzioni sul territorio nazionale e della collaborazione e sinergie con i corpi regionali rimasti in vita”. Lo dichiara in una nota la parlamentare del Movimento 5 Stelle, Roberta Alaimo. “Serve un progetto nuovo, moderno e aperto, che intercetti l’esigenza del Paese di fornire, in campo ambientale e forestale – aggiunge Alaimo – servizi di prevenzione e di cultura, di sostegno amministrativo e di controllo di sicurezza agli organi dello Stato e alle Comunità, soprattutto quelle montane, delle aree interne e naturali, ben oltre il 40% della Nazione. E’ l’occasione – conclude l’esponente M5S – per riflettere sul futuro del Corpo Forestale della Regione Siciliana, da troppi anni abbandonato a se stesso e depotenziato. Dobbiamo ripensare nuove strade, oltre che ad una nuova e seria prevenzione e salvaguardia dell’ambiente, anche nella nostra Isola. Pensiamo, per esempio, ad un’adesione volontaria alla nuova Polizia Ambientale. Il Corpo Forestale della Regione Siciliana merita di più, così come merita maggiore attenzione il patrimonio ambientale della nostra splendida isola”.
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