Società

Partono i saldi estivi: legittime aspettative dei negozianti, tiepido interesse dei consumatori. Il decalogo di FederconsumatorI

La pandemia ha imposto rigidi protocolli per la prevenzione, utilizzo di presidi e contingentamento del numero dei clienti dentro i punti vendita, ma, anche, nuove regole che incidono su alcune norme del codice del consumo.

In questi giorni i volontari di Federconsumatori Palermo sono andati in giro per la città, sia per monitorare le intenzioni di acquisto dei consumatori, sia per rilevare come si stanno adeguando i negozianti alla prova dei capi di abbigliamento. Come si evince dalla tabella, il 73,8% li fa provare, solo in pochi casi con alcune limitazioni. Innovativa, per il mercato italiano, la decisione di una catena di negozi di non far provare i capi ma dando al cliente 45 giorni di tempo per decidere se tenere o riportare indietro il bene acquistato ” comunica Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo.

Secondo dati Istat, le stime, effettuate con i dati raccolti a giugno 2020, indicano un miglioramento, rispetto al mese di maggio 2020, sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 94,3 a 100,6) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 52,7 a 65,4).

Dopo la grande depressione da covid  e tre mesi di azzeramento dei consumi, tranne per il settore alimentare, i dati Istat, con l’approssimarsi della partenza dei saldi, potrebbero rappresentare timidi segnali per ripresa del potere di acquisto delle famiglie e dei consumi in generale” continua Lillo Vizzini “Impossibile, però, fare previsioni sull’andamento dei prossimi saldi estivi; saranno fortemente condizionati da tanti lavoratori che hanno perso  il lavoro o che aspettano ancora la cassa integrazione, in pratica dall’impoverimento di  tantissime famiglie“.

 “La regione Sicilia farà ancora una volta da battistrada, partendo con i saldi già il prossimo 1 luglio. In ogni caso, tra sms, telefonate e mail ai clienti, le vendite a saldo, con sconti anche sino al 40%, sono iniziate da tempo, i negozianti hanno quasi tutta la merce dentro e sono in crisi di liquidità” conclude Lillo Vizzini.

LE NUOVE REGOLE PER PROVARE I CAPI DI ABBIGLIAMENTO
Punti vendita che fanno provare i capi di abbigliamento73,8%
Punti vendita che fanno provare i capi di abbigliamento tranne le maglie troppo strette13%
Punti vendita che fanno provare solo 3 capi di abbigliamento13%
Punti vendita che non fanno provare i capi, Entro 45 giorni si può avere il cambio del capo e/o il rimborso di quanto speso0,2%

Redazione

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