I Carabinieri della Compagnia di Bagheria, con la collaborazione del nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, hanno deferito in stato di libertà padre e figlia, S.g. 63enne e S.a.l. 40enne, entrambi residenti in Santa Flavia, in quanto resisi responsabili di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.
I due custodivano all’interno delle rispettive abitazioni, utilizzandoli come soprammobili, 5 anfore in terracotta e 3 frammenti di anfore di grande interesse storico-artistico.
Tutti i reperti da una prima analisi sono databili verosimilmente tra il I e il III secolo a.C. e, secondo quanto riferito da chi li deteneva illegalmente, erano stati rinvenuti sul fondale marino nel corso di una battuta di pesca.
Quanto recuperato, di particolare interesse storico culturale, è stato affidato alla struttura museale del parco archeologico Hymera, Solunto e Jato.
Un bug imprevisto sta rallentando il rilascio della Carta d’Identità Elettronica in alcune città italiane,…
L’anticipo TARI aumenta in modo significativo in numerose città italiane, trasformandosi in un costo fisso…
Quando il debito pubblico cresce oltre certi livelli, lo Stato deve trovare nuove risorse per…
Una revisione delle soglie di potenza e dei criteri legati al superbollo potrebbe modificare in…
Con le bollette sempre più alte, controllare subito il proprio ISEE può fare la differenza:…
Nel 2026 risparmiare sulle spese di casa sarà più facile grazie alla combinazione strategica tra…