I Carabinieri della Compagnia di Bagheria, con la collaborazione del nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, hanno deferito in stato di libertà padre e figlia, S.g. 63enne e S.a.l. 40enne, entrambi residenti in Santa Flavia, in quanto resisi responsabili di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.
I due custodivano all’interno delle rispettive abitazioni, utilizzandoli come soprammobili, 5 anfore in terracotta e 3 frammenti di anfore di grande interesse storico-artistico.
Tutti i reperti da una prima analisi sono databili verosimilmente tra il I e il III secolo a.C. e, secondo quanto riferito da chi li deteneva illegalmente, erano stati rinvenuti sul fondale marino nel corso di una battuta di pesca.
Quanto recuperato, di particolare interesse storico culturale, è stato affidato alla struttura museale del parco archeologico Hymera, Solunto e Jato.
Molti articoli “a marchio” nascono in stabilimenti di aziende note. Stesso impianto non significa stessa…
Pubblicato un bando urgente: aperte ben 979 nuove posizioni di lavoro. Contratto di tre anni,…
Domanda alle stelle e alta stagione spingono su voli e alloggi. AGCom segnala criticità nelle…
Osservatorio Confcommercio-Swg: soggiorni medi di 13 giorni, spesa intorno ai 570 euro a persona. Hotel…
Dolce millenario, nato dall’Arabia e cresciuto tra Spagna e Borbone. Sei pasticcerie mostrano come tradizione…
Provvedimento valido tra il 14 e il 15 agosto per tutelare incolumità e tranquillità pubblica.…