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Riceviamo e pubblichiamo questa bella lettera indirizzata ai giovani poeti in concorso.
Scrive Antonello Di Carlo, poeta madonita residente a Reggio Emilia.
Cari ragazzi,
voi non mi conoscete, quindi mi presento.
Mi chiamo Antonello Di Carlo, quello della “Ballata delle Poesia”. Come voi anch’io sono un Madonita fiero, arcigno ruspante ed eternamente innamorato delle nostre Montagne.
Perché vi scrivo?
Semplice.. perché sono molto impressionato per la mole di poesie che è pervenuta in questo concorso organizzato dal Commissario dell’Ente Parco Dott. CALTAGIRONE e da tutto l’impareggiabile Staff dello stesso.
Uomini e donne che con passione, zelo e aggiungerei anche con piacere hanno reso possibile questo evento attraverso cui, grazie ai vostri versi, le nostre montagne si sono colorate di nuovi colori…quelli del vostro amore per il territorio in cui vivete e quelli della speranza che grazie a voi non si spegnerà mai.
É bello, appagante e gratificante per me scoprire che negli stessi luoghi in cui ho trascorso l’infanzia e l’adolescenza ci siano così tanti potenziali giovani poeti, ed è stato altrettanto piacevole leggere tutti i vostri componimenti ( a tal proposito nel caso in cui me ne sia sfuggito qualcuno, vi prego di contattarmi e provvederò al più presto a porvi rimedio, visto che ho messo il mio like su tutti i componimenti che ho avuto modo di leggere).
Permettetemi di dirvi che nella vita tutto, incluso il concorso di poesia in oggetto, non nasce mai per caso.
Conoscendo gli organizzatori mi sento di potervi dire che lo scopo per cui è stato organizzato è stato quello di capire quanto grande sia il vostro amore per le Madonie.
Vi chiederete il perché e la risposta non può che essere una sola.
Voi siete il futuro del vostro territorio, tra voi ci sono i futuri amministratori, imprenditori, insegnanti, medici, avvocati, artisti, perché no poeti ? e quant’altro e per tale motivo un giorno riceverete dagli adulti l’arduo onere di custodire questo straordinario patrimonio naturale, un forziere pieno di ricchezze, di speranze, di opportunità ma anche di responsabilità; inutile dirvi che la responsabilità verso qualunque cosa e direttamente proporzionale all’amore che ognuno di voi sarà capace di offrire.
Un’ esperienza unica e, spero, presto ripetibile è stata per me leggervi; da adulto, da autore e da poeta posso dirvi che nella vita non si smette mai di imparare e anche voi mi avete insegnato tante cose.
Vi ringrazio perché dal vostro amore e dai vostri versi mi avete trasmesso davvero tanto.
Ringrazio tutti i dipendenti dell’Ente Parco e il Dott. Caltagirone, tutte le istituzioni coinvolte, le scuole e i docenti, per non avere mai, nemmeno per un attimo, perso di vista le nostre Montagne, tutte le realtà, tutti i soggetti pubblici e privati che ad esse sono simbioticamente ed intimamente connesse.
Grazie
Auguro a tutti voi il meglio.
Con profonda gratitudine e stima
Antonello Di Carlo
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