Come è noto, non si potrà fare la processione del Corpus Domini cosi come quella di S. Antonio da Padova tantomeno il 18 giugno quella di San Calogero.
Tra pochi giorni inizerà la “sittina” e cosi’ i “portatori” scalpitano, ma purtroppo le restrizioni covid 19 non permettono lo svolgimento della tradizionale processione in onore di San Calogero, patrono di Petralia Sottana. Antico corteo, pieno di fede e entusiasmo popolare, che vede partecipi centinaia di devoti che con le loro forti spalle sorreggono le quattro lunghe aste dell’ artistico fercolo, “a vara” come i petralesi amano chiamarla.
Chi per voto da esaudire o già esaudito, chi per devozione e attaccamento alla festa patronale “appizza” sotto, sopportando l’intero peso che, come vuole la tradizione, arriva a superare i diciotto quintali. Motivo importante, che per nessuna ragione puo’ saltare, diventa per gli emigrati e i fuori residenti, che ritornano festanti nel loro paese natio.
Sarà una doppia sofferenza, non potere portare la tanto amata immagine del Santo e non potere riabbracciare gli amici e i parenti. Il vero portatore è pronto a tutto anche a ritornare a casa con le spalle tumefatte dal peso e dalla stanchezza, ma contento di aver gridato ad alta voce : viva San Calo’!
Si avverte tanta sofferenza emotiva, ma loro, affratellati dallo stesso spirito, si sentiranno comunque presenti e vicini.
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