L’anno scolastico 2019/2020 sarà ricordato come un anno particolarmente difficile che non si è svolto nella maniera “normale” come generazioni di studenti hanno avuto il piacere di fare. A scuola gli alunni non imparano solo la didattica ma anche le regole di convivenza civile e soprattutto la scuola offre, quale palestra di vita, le occasioni di crescita emotiva, psicologia e di formazione umana e caratteriale. Lo scrive L’Assessore alla Pubblica Istruzione Anna Lisa Cusimano (foto).
L’improvvisa e necessaria sospensione delle attività didattiche dovuta alla pandemia da COVID-19 e quindi la dovuta tutela del diritto primario alla salute, ha avuto come inevitabile conseguenza la compromissione del diritto all’istruzione ma ancor più ha precluso ai nostri figli il diritto alla relazione su cui si basa ogni forma di apprendimento.
Se grazie all’utilizzo della didattica a distanza, con sacrificio ed impegno dei docenti, degli alunni e delle loro famiglie è stata sperimentata una nuova modalità di insegnamento che ha permesso di portare a termine l’anno scolastico, non possiamo non pensare, però, alla sofferenza vissuta dai bambini nello stare soli, nel rinunciare alle loro abitudini, nel non poter stare insieme ai propri compagni, ai propri insegnanti!
Se quindi, si è potuta svolgere “la didattica a distanza”, ci preoccupa che per l’emergenza da COVID-19 ciò che segnerà, quale brutto ricordo, i nostri bambini sarà l’assenza della “relazione in presenza”.


Per tale motivazione avevamo programmato in favore degli alunni che completavano il loro ciclo scolastico (ultimo anno della scuola dell’Infanzia, V anno della Primaria e III anno della Secondaria di I° grado) un’occasione, in sicurezza, per rincontrarsi, per salutarsi, per stare ancora insieme, per poter così ricordare il loro ultimo giorno di scuola in modo speciale, consegnando ad ognuno di loro un diploma!
Si era individuato – scrive ancora -il Chiostro di San Francesco quale luogo ideale per ricreare in sicurezza, l’aula scolastica completa di banchi, lavagna e cattedra, rispettando le distanze, le norme igieniche e di sanificazione, prevedendo anche all’ingresso della struttura, la possibilità di igienizzare le mani e, per chi ne era sprovvisto, la consegna di mascherina protettiva.
Dispiace molto – conclude la nota – che questa magnifica idea che avrebbe reso felici i nostri bambini e ragazzi, oltre ad essere motivo di attenzione ed orgoglio per l’intera comunità, non si sia potuta realizzare poiché l’Istituto Comprensivo unitamente al corpo docente non è riuscito ad ovviare, anche dopo la fine dell’anno scolastico, alle difficoltà organizzative dovute alle restrizioni da Covid-19, sebbene avessero accolto con apprezzamento l’iniziativa del Comune.
Inutile commentare quanto accaduto, poichè ci lascia profondamente amareggiati e delusi.
Una lettera insieme al Dirigente Dott. Schillaci, era stata inviata al Preside.