Aumentano le frodi, in un bimestre di pandemia: è quanto rivelato dalla nota società di settore TransUnion che ha analizzato l’andamento delle truffe online nel periodo della quarantena. Come quantificare questo aumento? In un 15% totale rispetto allo stesso periodo preso in esame dello scorso anno: ad oggi risultato essere superiori a 100 milioni sospette transazioni fraudolente nell’ultimo periodo. La buona notizia però è che per il gioco d’azzardo online non si registrano grosse variazioni ed anzi, le percentuali in ribasso sono un ottimo segnale in questo senso.

Ormai è noto che, con la chiusura di tutti i luoghi del gioco fisico, il gioco d’azzardo online si sia impostato come vero punto di forza della filiera del gaming. In maniera particolare, come testimonia Gambling Analytics di Giochidislots.com hanno registrato grossi incrementi casinò online, poker online ed eSports. Di traverso si è assistito al crollo del segmento delle scommesse sportive, che rischiano grosso a maggior ragione ora che il Fondo salvacalcio è realtà. Nonostanteciò,il gioco d’azzardo online è aumentato di volume del 64%, toccando appena un 1% in termini di sospette frodi: si parla, in questo caso, di un considerevole calo del 43%. TransUnion, ovviamente, ha basato la sua indagine sull’ultimo trimestre, partendo dall’11 marzo 2020, giorno in cui l’OMS ha dichiarato la pandemia.

Angie White, Senior Manager di TransUnion, ha accolto con gioia gli ottimi riscontri registrati dal gioco d’azzardo online. Stando alle sue analisi, i grandi rischi della frode sono calati a seguito del blocco che ha coinvolto le già citate scommesse sportive: di conseguenza, secondo lei, i truffatori si sono rivolti altrove per le loro azioni illecite. L’aumento, semmai, si è verificato su quella tipologia di truffe volte a rubare credenziali di accesso e dati personali. Nel rapporto globale sulle difficoltà finanziarie di TransUnion,il 29 percento degli intervistati dichiara di essere stato preso di mira da una truffa digitale durante questo periodo. La manager ha poi sottolineato come gli operatori del gaming abbiano aumentato i controlli sui dispositivi per prevenire abusi della promozione ed abusi di gioco. Chi sono, a questo punto, i più colpiti?

Il campione intervistato è piuttosto ampio, comprendendo 9.215 adulti tra USA, Canada, Colombia, Hong Kong, India, Sudafrica e Regno Unito, nella settimana del 13 aprile. Quasi tre su dieci degli intervistati, circa 29%, hanno dichiarato di essere stati presi di mira da frodi digitali legate al Covid-19. I millennial, invece, coloro che hanno una età compresa tra i 26 e i 40 anni, sono di gran lunga i più colpiti nel 34% dei casi. I secondi più presi di mira sono i nati dopo il 1995, cosiddetti membri della “Generazione Z”.