Lo spettro di un’estate senza eventi culturali è sempre più vicino, molti festival musicali hanno già cancellato l’edizione per il 2020 altri rimangono in attesa, sospesi in un limbo legislativo e in un clima di totale incertezza.
“Dopo oltre due mesi di emergenza l’ordinanza Regionale n.21 ha creato ulteriore confusione in un quadro generale di norme in cui non è chiara la responsabilità degli organizzatori e si rimane ancora in attesa di ulteriori linee guida per lo svolgimento degli eventi e delle manifestazioni culturali estive -spiega Andrea Cavallaro Direttore Generale di Ortigia Sound System Festival- per trasformare l’emergenza covid-19 in un’opportunità di crescita e rilancio per tutto il territorio abbiamo deciso di fare squadra e creare ‘Sicilia Festivals’ il network dei festival esperienziali siciliani, ma nonostante tutti i nostri sforzi le risposte tardano ad arrivare. I nostri eventi culturali rappresentano un importante strumento di promozione territoriale e crescita economica diffusa e, anche se durano pochi giorni, hanno dietro un lavoro lungo e complesso che dura un anno intero. Senza precise linee guida anti-covid e misure adeguate che permettano alle manifestazioni di essere sostenibili siamo impossibilitati a fare il nostro lavoro. Fino ad ora ci siamo visti prospettare solo ipotesi, questo tipo di eventi costano centinaia di migliaia di euro per ogni edizione e non possiamo più ragionare su orizzonti ipotetici e misure revocate, abbiamo bisogno di conoscere esattamente le nuove regole per rimodulare i nostri business plan e capire come immaginare le prossime edizioni. Senza misure a lungo termine saranno in pericolo anche gli anni a venire e si rischia di veder andare in fumo tanti appuntamenti culturali diventati ormai eventi imprescindibili per l’estate siciliana.”


E in effetti nessun’altra regione italiana ha conosciuto una crescita così florida come quella dei festival esperienziali siciliani. Ortigia Sound System, FestiValle dei Templi, The Djoon Experience Festival, Mondo Sounds, Mish Mash Festival e One Day Music sono eventi culturali, che si caratterizzano per la loro capacità di raccontare con un linguaggio contemporaneo e internazionale il territorio, la storia, le bellezze e la ricchezza culturale dell’isola. Appuntamenti che hanno attratto più di 120.000 utenti all’anno generando un indotto turistico ed economico di oltre 20 milioni in tre anni e che coinvolge migliaia di lavoratori.
Eventi animati da una nuova generazione di imprenditori che hanno coraggiosamente deciso di puntare tutto sulla propria terra e che hanno recentemente deciso di dare vita ‘Sicilia Festivals’ il network dei festival esperienziali siciliani. L’obiettivo è quello di tutelare il lavoro svolto in questi anni e salvaguardare le future edizioni ma c’è anche la volontà di trasformare un momento di crisi in un’opportunità. La strategia è quella di condividere una visione comune nella progettazione di eventi immersivi, dal profilo internazionale, sostenibili, ricchi di valori, innovazione e inclusione sociale, mirati alla promozione e alla valorizzazione territoriale che puntino a riposizionare la Sicilia nel panorama dei festival internazionali.
“Vogliamo approfittare di questo momento di stasi delle attività per ripensare tutto il comparto e cercare nuove opportunità di crescita e rilancio.

-Ribatte Francesco Culcasi founder di The Djoon Experience Festival- Grazie al supporto di un team di ricercatori universitari, tra cui il Prof. Di Bella della facoltà di Economia dell’Università di Catania, vogliamo sviluppare una piattaforma di condivisione di valori, conoscenze, competenze, esperienze, tecnologie, servizi e strategie utili sia ad affrontare le emergenze contingenti connesse alla crisi dovuta a questa pandemia sia ad implementare un nuovo modello di governance del fenomeno, in linea con i più innovativi modelli nazionali e internazionali.”
Tra le richieste avanzate sul tavolo di un recente incontro con l’Assessore al Turismo Sport e Cultura della Regione Manlio Messina c’è l’adesione alla misura di indennità per il mancato sbigliettamento e l’ inserimento dei ticket festival all’interno della proposta voucher pacchetti viaggio. Ma il network di imprenditori culturali non guarda solamente all’emergenza Covid-19: “Tra i principali obiettivi che questa rete di professionisti vuole intestarsi c’è la richiesta di partecipare ai tavoli tecnici che appronteranno le linee guida dello sviluppo culturale e turistico dell’isola nei prossimi anni -prosegue Fabio Rizzo, founder di Mondo Sounds Festival- oltre che la richiesta di misure adeguate allo sviluppo e alla programmazione del comparto, e la condivisione di strategie di destagionalizzazione per la costruzione di modelli virtuosi anche attraverso l’accesso ai teatri e la valorizzazione dei beni monumentali.”
La volontà è dunque quella di ragionare insieme alle istituzioni regionali su una strategia condivisa di medio e lungo periodo che tenga anche conto dei valori fondamentali di sostenibilità, innovazione e solidarietà.