Quando abbiamo lanciato il concorso di disegno, appena ultimato, lo avevamo fatto per rispetto dei piccoli alunni che incominciavano a vivere un’esperienza inaspettata e per certi versi complicata. Quella di essere costretti a rimanere chiusi in casa per sfuggire al contagio di una pandemia. Un’esperienza unica anche per gli adulti. In breve quel piccolo progetto sociale si è trasformato in una valanga di entusiasmo e di adesioni che nessuno si aspettava. Sulla scorta di questa coinvolgente esperienza, vogliamo ora lanciare un altro stimolo per la fantasia e le intelligenze dei nostri ragazzi che si dimostrano sempre più vivaci, profonde e fervide. Cosa sarebbero capaci di fare i ragazzi, ci siamo chiesti, ormai consapevoli della loro creatività. Ecco dunque un concorso per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado: una composizione poetica che ha, come tema la natura, con attenti riferimenti alla natura del Parco delle Madonie. Come ci restituiranno, con le parole, ciò che essi vedono? Ciò che noi adulti percepiamo magari in maniera diversa? Quali parole sceglieranno dal loro vocabolario, ancora fatto di immediatezza e magia, per dirci ciò che sentono a contatto con la bellezza naturale? Come useranno le loro conoscenze in quella filigrana di pensieri e parole che è la poesia? La bellezza del Parco ha ispirato saggi, guide, opere scientifiche ma essa è innanzitutto un dono che si offre ai nostri occhi, una meraviglia gratuita ed inesauribile alla quale speriamo di avvicinare i giovani anche con un rapporto più diretto e intenso con l’istituzione del Parco. A tutti voi, ragazzi, buona Natura!
Il Commissario straordinario
dott. Salvatore Caltagirone

La ballata della Poesia
di Antonello Di Carlo

Per scrivere una poesia occorre sempre un po’ di sana euforia,
non occorre una particolare erudizione,
a volte è sufficiente una semplice emozione,
Tutti cercano la ricetta perfetta,
ma in questa materia il mio consiglio è di non andare di fretta.
Potrebbe apparire come​ un terreno viscido e scivoloso,
ma muoversi tra i versi e sonetti è mai stato pericoloso?
Son necessari anche diversi strumenti
perché non bastan mai i nostri argomenti.
Ma se tutto ti sembra difficile e paura hai ad iniziare,
usa la mia formula per cominciare a prosare.
Non voglio apparire presuntuoso, saccente ma nemmeno improvvisato
se vi dico che alla fine nulla capita per caso.
Oggi, per esempio sono poeticamente spento, ma, comunque non mi spavento,
perché mettere in rima, non deve mai diventare un tormento.
Pertanto amici cari in anticipo mi scuso,
se ricercate strofe oggi per voi non uso.
Far poesia non è cosa semplice,
ma nonostante tutto non mi voglio arrendere.
Non temo mai se dal profondo del cuore,
all’uopo non mi giunge alcuna motivazione.
Ciò non mi deprime e non mi discosta
dall’usar la metrica ancora una volta,
per timore che
possa nascere errata o contorta.
Occorre cercare, come prima cosa, un tema, un casuale argomento,
una volta trovato​ occorrerà un approfondimento.
Rem tene et verba sequentur,
nulla venne detto di più vero e bello,​ quando i latini haec verba loquentur!
E se non trovi la rima baciata, alternata o incrociata,
fai come me,ricorri al latino e la soluzione ti verrà data.
Ma se l’ostacolo grammaticale non riesci ad aggirare,
non indugiare e la licenza poetica apprestati ad usare.
Non dimenticarti delle metafore, delle metonimie e degli ossimori, e di altre figure retoriche altrettanto simili.
Questa è la mia ricetta per scrivere una poesia lineare e corretta,
ma se vorrai comporre un’ode o un’orazione,
ti occorreranno genio e qualcosa in più di casuali parole.
Adesso sono stanco e vorrei andare a letto,
con la certezza che domani ritroverò il mio principale diletto.
Ma il riposo non è sufficiente per una poetica creazione,
ma io non demordo e son sicuro che sta notte ritornerà la mia ispirazione.
Scrivere poesie è un pò come comporre musicali melodie,
pertanto, cari ragazzi, non indugiate, non abbiate paura,
suvvia penna e taccuino e componetene una.