“Stiamo vivendo la cosiddetta fase 2 di un’emergenza che lascerà dei danni al tessuto economico della Regione Siciliana.
Dobbiamo riprendere in mano la vita, bruscamente interrotta, ripartire per non morire, tenendo presente che la lotta contro il COVID-19 non è ancora finita.
Per tali motivazioni è prioritario applicare protocolli di sicurezza in ogni settore lavorativo, tali da portare ai minimi termini le probabilità di contagio e diffusione del virus.
Il turismo ha rappresentato e rappresenta attualmente un punto imprescindibile per il sostegno e lo sviluppo dell’economia dell’Isola. Aiutare il riavvio del comparto turistico è un dovere morale che spetta al Parlamento siciliano.
Non a caso, stamane, mi sono fatto promotore di una proposta legislativa nell’intento di istituire la Certificazione regionale della salute (CRS), che consiste in un apposito riconoscimento che la Regione conferirà alle strutture ricettive, ai servizi ad esse collegate, agli aeroporti , porti, stazioni ferroviarie che adotteranno le misure individuate in uno o più protocolli elaborati dall’Assessorato regionale alla sanità con la collaborazione delle aziende sanitarie della Sicilia e sentiti i rappresentanti delle categorie produttive interessate, nel pieno rispetto di quanto previsto dalla normativa comunitaria e nazionale in materia.
Attraverso la CRS, quindi, il settore turistico e tutto ciò ad esso collegato potrà quindi ripartire sostenuto da un sistema che gli permetterà di conquistare la fiducia dei suoi “ospiti”, che si sentiranno tutelati da tale riconoscimento, che si configurerà con un simbolo grafico identificativo.
Trasmettere fiducia, quindi, garantendo la salute dei turisti italiani e stranieri che vorranno visitare le bellezze straordinarie della nostra terra, rappresenta un segnale per il rilancio del comparto turistico, imprescindibile per la ripartenza dell’economia siciliana”.

  • lo ha dichiarato l’on. Vincenzo Figuccia deputato dell’ Udc all’Ars –