Ancora 150 fra uomini, donne e bambini migranti, hanno passato la notte sul Molo Favaloro a Lampedusa.
Il centro accoglienza è riempito al massimo della capienza e un gruppo arrivato nei giorni scorsi che aveva fatto la quarantena nel centro é stato portato ad Agrigento, mentre per questi ultimi arrivati che si trovano sul molo si prevede la quarantena fino al giorno 25 maggio.
Nessun segnale giunge per risolvere questo problema a breve termine e Lampedusa non è in grado di affrontare da sola questa altra stagione di arrivi. I lampedusani non possono fare arrivare a queste persone neanche il loro conforto e la loro solidarietà per ovvi motivi, ma non si può accettare questa condizione di sopravvivenza disumana.
Dov’è finita “l’ Italia che accoglie”?
Tutta la catena umanitaria, che solo pochissimo tempo fa, é insorta contro il divieto degli sbarchi?
Può Lampedusa considerarsi un “Porto sicuro? Se poi coloro che sbarcano devono rimanere a passare giornate calde sotto il sole e notti fredde sul molo?
Lo dice Pino Apprendi
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