Il numero uno, online da domani, dedicato alla pandemia, con focus sulla storia, riflessioni sul presente e prospettive future

Tre cassetti (passato, presente, futuro) dai quali attingere, prendere e riporre.
Si chiama “I cassetti di Clio” la nuova sfida del settimanale online “L’identità di Clio” (www.lidentitadiclio.com) diretto da Ninni Giuffrida e Aurelio Musi. Un appuntamento che di volta in volta sarà approfondimento di un tema, di un percorso, di un dibattito.

“Il supplemento I cassetti di Clio non nasce, volutamente, come appuntamento calendarizzato – dicono Musi e Giuffrida – proprio per lasciare ai nostri lettori adeguati spazi e tempi di riflessione. Si tratta di un approfondimento del settimanale, ma allo stesso tempo rivendica fortemente una propria autonomia”.

Il primo numero de “I cassetti di Clio” – che sarà pubblicato da domani al link www.lidentitadiclio.com/supplementi/i-cassetti-di-clio – sarà incentrato sulla pandemia attuale, ma anche su quelle del passato e su come l’uomo si è, di volta in volta, confrontato con temi come il contagio, la prossimità alla morte, ma anche la tenacia nell’attaccarsi alla vita.

Qual è stato l’approccio con la peste, con il colera: quali sono stati i provvedimenti adottati, quali le microstorie delle comunità contagiate? Oggi, con più strumenti scientifici a disposizione, il nostro approccio è mutato? Quali scenari si prospettano per il futuro?

“Abbiamo interpellato storici, filosofi, studiosi – continuano Musi e Giuffrida – per avere un quadro a partire dal quale tentare la costruzione di un percorso. Non ci sono ricette, non possono essercene: per questo è fondamentale conoscere, capire, tracciare”.

Tra gli interventi di questo primo numero, Orazio Cancila, Laura Sciascia, Ninni Giuffrida, Aurelio Musi, Mario Varvaro.

Un supplemento che nasce anche dalla crescita del settimanale online “L’identità di Clio” che, proprio attraverso una narrazione a più voci su temi storici, culturali, di costume, è uscito dai confini regionali per approdare alla realtà nazionale, con un numero in continua crescita di fruitori da tutta Italia, ma anche dalla Francia, dalla Germania e dagli Stati Uniti.