La categoria dei ristoratori e bar di Cefalù rivendica la necessità di chiarezza, questo lo scopo del
Flashmob nazionale #risorgitalia del 28 aprile. “Vogliamo certezze, aiuti economici e dispositivi di
sicurezza”, massimo rispetto per le misure messe in atto dal legislatore per contenere l’emergenza
sanitaria ma chiediamo, soluzioni per la fase 2: come cassa integrazione, prestiti a fondo perduto, sconti
sugli affitti, contributi per l’acquisto sui dispositivi si sicurezza.
Serve un pacchetto integrativo per tutelare il lavoro dal momento in cui si andrà a riaprire. L’obiettivo – dice l’associazione dei Ristoratori e bar di Cefalù – è quello di evitare che alle vittime del Covid si aggiungano altre vittime, migliaia di
commercianti che a proprio rischio devono ripartire con lo spettro del fallimento accertato, se i costi
resteranno al 100%, non si può sopravvivere.
Ci preme precisare – dice Giuseppe Provenza portavoce dell’associazione dei ristoratori di Cefalù- che la consegna delle chiavi é stata fatta al Sindaco della Città, in quanta rappresenta l’autorità locale più importante, affinché si faccia referente presso il Governo.
Alle critiche che ci sono state mosse circa la consegna delle chiavi al sindaco- rispondiamo che criticare è più divertente che costruire.
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