I volontari di FederConsumatori Palermo si sono occupati del rilevamento presso le farmacie di Palermo.
I dati evidenziano che i prezzi scandalosi delle mascherine che si sono registrati in queste settimane si sono Calmierati e allineati con le altre città.
Le spinte speculative ora si sta riversando verso i guanti in lattice. Con aumenti che vanno dal 150% al 400%; una confezione di 100 guanti in lattice prima costava, al massimo 4/5 euro. Ora costa 12 euro. Lo scrive il Presidente Lillo Vizzini.

COVID 19: 1° INDAGINE “NAZIONALE MASCHERINE “ NELLE FARMACIE.
PRESENTI IN “DUE SU TRE “E CON “FORTI DIFFERENZE” DI PREZZO.
RISPARMI CON IL DECRETO .
In questa emergenza di Pandemia mondiale e italiana sono reperibili le mascherine
protettive sul territorio nazionale ? E quanto costano al cittadino e alle famiglie italiane?
Sono queste le domande a cui ha dato risposta il Centro Studi Nazionale IRCAF con la
costituzione dell’ ”Osservatorio nazionale Mascherine e presidi protettivi“ che ha realizzato lunedì e
martedì scorsi la 1^ Indagine nazionale sulle mascherine nelle farmacie delle città capoluogo di
Regione. L’obbligo di portare le mascherine in alcune regioni, e che a breve sarà esteso “ su tutto
il territorio nazionale “per la cosiddetta fase 2, richiederà, per tappe, a regime, “ con la ripresa della
attività produttive e dei servizi, oltreché delle scuole, almeno 40 milioni di mascherine chirurgiche
al giorno, come prevede un recente studio del Politecnico di Torino. Inoltre occorreranno i guanti,
i termo scanner per la ripresa in sicurezza sui luoghi di lavoro, e i prodotti igienizzanti di protezione
individuale. Risulterà difficile soddisfare la richiesta, in particolare di mascherine, stante la grande
competizione nel reperimento di tali articoli sul mercato internazionale, e nonostante oltre un
centinaio di imprese italiane si siano riconvertite per produrne. Esiste pertanto il forte rischio del
permanere di comportamenti “speculativi “ che potranno pesare sui bilanci delle famiglie e
dell’economia nazionale, pure riconoscendo la positività della scelta di distribuirne gratuitamente
operata da alcuni comuni e regioni. .
Dall’ Indagine nazionale realizzata a campione sulle farmacie lunedì e martedì scorso,all’indomani
dell’Ordinanza del Commissario Arcuri del 26 aprile, su 282 farmacie contattate telefonicamente
nelle 20 città capoluogo di regione (hanno risposto 263 farmacie, pari al 93%) emerge quanto
segue.
REPERIBILITA’ MASCHERINE CHIRURGICHE MONOUSO
Solo il 67% delle farmacie hanno in vendita le mascherine chirurgiche monouso o “usa e getta”. Si
registrano punte del 100% a Bolzano, del 87% a Torino e Ancona, del 85% a Potenza, del 79%
Milano, 76% Firenze e 75% a Catanzaro. Mentre Bologna, Cagliari, Aosta, Napoli, Venezia e
Roma sono in linea con il dato medio nazionale, criticità vengono registrate a Bari (sono presenti
solo in una farmacia su due) ed a Palermo, dove sono presenti nel 42% delle realtà contattate.
Infine a Genova si evidenzia una bassissima presenza delle mascherine soprattutto in quanto
proprio nelle giornate della rilevazione ne è stata sospesa la vendita da parte di diverse farmacie in
risposta alla Ordinanza del Commissario Arcuri, con la quale è stato fissato il prezzo per tutte la
mascherine chirurgiche a 50 centesimi di euro più IVA. La situazione è poi stata sbloccata in tarda
mattinata a seguito dell’accordo raggiunto fra Governo Federfarma, Parafarmacie e Assoform al
fine di assicurarne “l’approvvigionamento adeguato” ed il ristoro delle perdite che sarebbero
sopravvenute a causa del maggiore prezzo precedentemente sostenuto dalle farmacie per il loro
approvvigionamento.
In una prossima indagine verificheremo il rispetto della’Ordinanza e la disponibilità dei prodotti. A
giorni dovrebbe anche potere essere verificato l’azzeramento dell’IVA sulle mascherine e sui
prodotti di protezione individuale “.

PREZZI MASCHERINE CHIRURGICHE “MONOUSO”
Per quanto riguarda il prezzo medio delle mascherine chirurgiche usa e getta registrato nel corso
delle due giornate di rilevazione esso risulta di 1,59 euro cadauna, con forti differenze tra le
diverse città: Torino 2,22 euro, Aquila 2,01, Venezia 1,99, Aosta 1,95; all’opposto registriamo i
costi più contenuti a Trieste con 0,59 cent di euro, 1 euro a Campobasso, 1,14 a Napoli, 1,17 a
Firenze , 1,48 a Palermo, 1,50 a Perugia e Genova, 1,51 a Bologna e 1,52 ad Ancona.
La differenza di prezzo più ampia fra le città è del 372%
E’ evidente che con l’applicazione dell’accordo sopra menzionato e dell’ordinanza del Governo
(che prevede anche l’azzeramento dell’IVA) nei prossimi giorni le famiglie “potranno risparmiare
1,10 cent. euro per ogni mascherina chirurgica “ acquistata. Considerando una famiglia media di
tre persone (due che lavorano e uno che studia) con un utilizzo di 5 mascherine chirurgiche al
giorno la spesa media si potrà attestare sui 2,5 euro al giorno, mentre prima di questi
provvedimenti mediamente avrebbe sostenuto una spesa di 7.90 euro giornalieri. I provvedimenti
del Governo dovrebbero pertanto comportare un risparmio significativo; rimane aperto il tema della
reale disponibilità delle mascherine (nelle farmacie, parafarmacie, supermercati….) che condiziona
lo sviluppo di riapertura della seconda fase.
PREZZI MASCHERINE CHIRGICHE” LAVABILI”
L’indagine, nel 30 % delle 263 farmacie che hanno risposto mostra la presenza di mascherine
chirurgiche “lavabili “ con tipologie “molto eterogenee nelle caratteristiche del prodotto” e con un
prezzo medio nazionale di 5,01 euro.
REPERIBILITA’ E PREZZI MASCHERINE FFP2
Altro dato importante è la presenza nel 68% delle farmacie di mascherine filtranti senza valvola
FFP2, segno di un a domanda crescente fra i cittadini ( ma non sempre di una informazione
adeguata rispetto ad un loro corretto utilizzo), con un “costo medio nazionale che si attesta a 7,58
euro cadauna”. Il prezzo più basso risulta a Napoli con 5,55 euro, segue Aosta con 5,85 euro,
Cagliari 5,90, Potenza 6,13, Firenze 6,99, Bologna 7,03; all’opposto il prezzo più elevato lo si
riscontra a Bari con 9,82 euro, segue Torino con 9,14 euro, Milano 8,24, Palermo 8,21. La forbice
fra il costo più contenuto e quello più elevato si attesta al +56%.
Raramente offerte le mascherine filtranti FFP3, utilizzate prevalentemente dagli operatori sanitari.
Il loro costo si attesta mediamente su 10,56 euro cadauna.
PROPOSTE
Al fine di prevenire comportamenti fraudolenti a scapito di cittadini ed imprese riteniamo essenziali
un monitoraggio continuo e controlli della G.d.F e Polizia Municipale dei siti on line e delle vendite
al dettaglio dei diversi prodotti di protezione in sinergia e collaborazione con le associazioni dei
consumatori.
Fondamentale risulterà inoltre effettuare controlli serrati da parte della Agenzia delle Dogane e
Monopoli per i prodotti di importazione .
Sarebbe infine auspicabile, stante l’onere che graverà sulle famiglie che tali costi possano
diventare detraibili ai fini fiscali.
Si ritiene necessario promuovere una Campagna nazionale a” distanza “di Educazione alla
protezione ed all’uso di presidi protettivi a cura del MISE in collaborazione con le
Associazioni di rappresentanza degli interessi diffusi e del terzo settore.

Centro Studi IRCAF aps