Questo è il “grido” dell’inte­ra categoria dei par­rucchieri, barbieri ed estetisti della città di Cefalù, in merito alla delicata situazione di diffic­ile ripartenza che preoccupa migliaia di lavoratori.
”Dalle parole ai fatti!”,ad affermarlo è Serge Rajmondi, parrucchiere della cittadina normanna, in rappresentanza del­l’ordine locale dei parrucchieri, barbie­ri ed estetisti. Que­sto è lo slogan e di conseguenza il marc­hio di ripartenza che parrucchieri, barb­ieri ed estetisti di Cefalù urlano all’u­nisono e a gran voce. In questo periodo così delicato, sotto tutti i punti di vi­sta per la nostra na­zione, abbiamo rispe­ttato con grande sen­so civico le regole che il governo ci ha imposto per fronteg­giare l’attuale pand­emia in corso. Ma ad­esso dopo quasi due mesi dalle chiusure delle nostre attivit­à, ci sembra davvero mortificante ascolt­are continui ” vedr­emo” e ” aspettere­mo ”, che di certo non ci aiutano a por­tare avanti quel sac­rosanto diritto di garantire alle nostre famiglie un minimo di stabilità economi­ca.

Con la presente vogliamo mettere a conoscenza i nostri clienti e non solo, che ci stiamo organiz­zando in merito a: sanificazione dei loc­ali, acquisto di att­rezzatura e materiale medicale per la di­sinfezione, acquisto di DPI adeguati (gu­anti, visiere, masch­erine ecc..) utilizzo di materiale monou­so, disinfezione e sterilizzazione di tu­tti gli attrezzi uti­lizzati ecc.. Come dicevamo poc’anzi cer­te scelte hanno delle conseguenze e in tal senso la paura che l’abusivismo possa prendere piede può risultare sempre più tangibile. Per ques­to motivo contraster­emo con ogni mezzo l’esecuzione di servi­zi a domicilio che alimentano il lavoro nero e soprattutto non possono certamente garantire le varie misure preventive e di sterilizzazione. Se il Governo ritie­ne che debbano essere definite ulteriori condizioni per le riaperture, noi siamo pronti ad un ascolto serio, ma che lo definisca da subito per consentire di ria­prire le nostre atti­vità. Esiste una ten­uta sociale ed econo­mica che non merita rinvii ma segnali ch­iari e certi.”

La replica del Sindaco Lapunzina:

” Ho colto con grande attenzione l’appello rivoltomi dai parrucchieri e dagli estetisti in merito al contrasto dello svolgimento di queste professioni in maniera abusiva e/o in violazione delle norme imposte dal Governo per impedire il rischio del contagio da coronavirus.

Per questo ho chiesto un intervento sul territorio e un controllo minuzioso al fine di fermare e sanzionare qualsiasi attività abusiva e a domicilio in case private.

I trasgressori saranno denunciati penalmente secondo le disposizioni urgenti in materia di emergenza sanitaria Covid-19. Ho a cuore sia le sorti di chi lavora nel rispetto delle norme, sia la salute dei concittadini.

Ricordo a tutti che fino al 31 maggio è severamente vietato svolgere tali attività sia presso i locali commerciali, sia a domicilio.

I cittadini devono essere consapevoli dei rischi a cui si espongono.

L’invito accorato che rivolgo ai miei concittadini è di rispettare le rigorose misure di prevenzione imposte dalle autorità. Adesso è il momento della responsabilità da parte di tutti.”