I consiglieri di opposizione del gruppo Cefalù Terzo Millennio esprimono soddisfazione per i risultati che l’esposto presentato oltre un anno fa, in merito all’affidamento del “BASTIONE” ad un ATS, si stiano pian piano concretizzando.
Finalmente, grazie all’attività di vigilanza, il Comune di Cefalù ha fatto un passo indietro per ripristinare la legalità in questa Città.
Infatti, l’ordinanza di sospensione di una Concessione che doveva avere i canoni della fruizione culturale e che si è dimostrata invece un “Cavallo di Troia” per costituire una attività di somministrazione, in barba alle regole di concorrenza, fa chiarezza su una questione sollevata già da tempo.
Prendendo atto delle scelte poste in essere dall’Ufficio Patrimonio, il Gruppo Consiliare si é attivato chiedendo copia della corrispondenza intercorsa tra l’Ufficio Comunale e l’ATS de quo, al fine di monitorare e vigilare sulla vicenda amministrativa.
Non si puó consentire che uno dei Beni culturali della Città di Cefalù possa essere utilizzato non già come Museo civico e Biblioteca, secondo quanto richiesto dal bando pubblico, ma bensì come attività imprenditoriale con scopo del lucro.
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