Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali rappresentano una delle categorie maggiormente esposte al rischio di contrarre il “coronavirus”, ma sono anche più vulnerabili alle ricadute sociali derivanti dalla grave epidemia in corso. Data la minorazione sensoriale, infatti, le persone sordocieche utilizzano prevalentemente il tatto per comunicare e conoscere l’ambiente circostante e in un momento in cui la raccomandazione è quella di mantenere la distanza di sicurezza, questo rappresenta per loro un ulteriore, enorme, ostacolo.
Per garantire assistenza cure alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e la miglior ripresa di tutte le attività, la Lega del Filo d’Oro lancia la Campagna di raccolta fondi #uncontattochevale, alla quale si può contribuire chiamando il numero verde 800 915 000 oppure donando online sul sito uncontattochevale.it
I fondi raccolti serviranno ad aiutare l’Associazione a fornirsi dei Dispositivi di Protezione Individuale, indispensabili per rispondere al meglio e in sicurezza a questa pandemia, a sanificare gli ambienti per ridurre il rischio di contagio tutelando la salute degli utenti e del personale, ma soprattutto per continuare a sostenere il funzionamento delle sue strutture, dopo la sospensione dei ricavi provenienti dalle Istituzioni a causa della chiusura obbligata di molti servizi.
Renzo Arbore, storico testimonial della Lega del Filo d’Oro, anche in questa situazione così difficile si schiera al fianco dell’Associazione, che da oltre 50 anni assiste e cura le persone sordocieche e le loro famiglie: “Siamo tutti in isolamento, ma pensate all’isolamento di chi non vede, non sente e non parla, come gli ospiti della Lega del Filo d’Oro. Aiutateli in questo momento difficile telefonando al numero 800915000 oppure digitando il sito uncontattochevale.it”.
Auspicando che ci sia la possibilità di dare visibilità all’iniziativa, le invio di seguito e in allegato il comunicato stampa.

Renzo Arbore storico testimonial della Lega del Filo d’Oro ancora una volta, anche in questa situazione così difficile, si schiera al fianco dell’Associazione che da oltre 50 anni assiste e cura le persone sordocieche e le loro famiglie. Senza il contatto, nel buio e nel silenzio, le persone sordocieche vivono un isolamento nell’isolamento. Ma oltre alla preoccupazione per la salute degli utenti, la Lega del Filo d’Oro sta fronteggiando un impegno straordinario per fornirsi dei Dispositivi di Protezione Individuale, indispensabili per rispondere al meglio e in sicurezza a questa pandemia, ma soprattutto per continuare a sostenere il funzionamento delle sue strutture, dopo la sospensione dei ricavi provenienti dalle Istituzioni a causa della chiusura obbligata di molti servizi. Per questo motivo, lancia la campagna di raccolta fondi “Un contatto che vale”. Per donare basta chiamare il numero verde 800915000 oppure direttamente dal sito uncontattochevale.it
“Siamo tutti in isolamento, ma pensate all’isolamento di chi non vede, non sente e non parla, come gli ospiti della Lega del Filo d’Oro. Aiutateli in questo momento difficile telefonando al numero 800915000 oppure digitando il sito uncontattochevale.it” – sono queste le parole di Renzo Arbore che vuole ricordare a tutti che ci sono persone con disabilità alla vista e all’udito che rischiano di vivere totalmente isolate ed escluse dalla realtà a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, così come tutte le persone che presentano patologie cronico-degenerative, pluridisabilità e, più in generale, un quadro clinico già compromesso, rappresentano una delle categorie maggiormente esposte al rischio di contrarre il “coronavirus”, ma sono anche più vulnerabili alle ricadute sociali derivanti dalla grave epidemia in corso.
Le persone con disabilità legate alla vista e all’udito, nella maggioranza dei casi, hanno bisogno di assistenza continua. Per loro e i loro familiari, l’epidemia di coronavirus è estremamente rischiosa. Data la minorazione sensoriale, le persone sordocieche utilizzano prevalentemente il tatto per comunicare e conoscere l’ambiente circostante e in un momento in cui la raccomandazione è quella di mantenere la distanza di sicurezza, questo rappresenta per loro un ulteriore, enorme, ostacolo.
L’esigenza più imminente ora è quella di continuare a reperire Dispositivi di Protezione Individuale e di sanificare gli ambienti per ridurre il rischio di contagio e tutelare la salute degli utenti e del personale. La Lega del Filo d’Oro ha chiesto alle Istituzioni che le persone sordocieche siano equiparate al personale sanitario, per avere accesso a mascherine e a tutti i dispositivi di protezione necessari. Per poter garantire assistenza e cure e la miglior ripresa delle attività, l’Associazione lancia la Campagna di raccolta fondi #uncontattochevale volta all’acquisto di DPI. Per contribuire basta chiamare il numero verde 800 915 000 o andare sul sito uncontattochevale.it.
“Per noi il tatto è vista, e per alcuni di noi anche molto di più. Questa situazione, difficile per tutti, mette a dura prova chi già viveva una vita difficile prima. Questo virus, purtroppo, si può trasmettere anche con il contatto delle mani. E questo è atroce per chi, come noi persone sordocieche, attraverso il tatto si orienta e comunica con il mondo. Per noi avere accesso ai presidi sanitari di prevenzione è necessario per allentare la morsa dell’isolamento a cui siamo stati confinati. Non abbandonateci e non dimenticatevi di noi. Per noi il tatto è tutto” è l’appello di Francesco Mercurio Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Lega del Filo d’Oro.
La Lega del Filo d’Oro, nel 2019, ha seguito circa 950 utenti nei diversi servizi, di cui il 7% sono persone che hanno più di 65 anni e il 3% sono bambini tra 0 e 4 anni che spesso presentano un quadro clinico molto complesso.
“Se questo è per tutti noi un momento molto duro, sono le persone che già vivevano prima dell’epidemia una condizione estremamente difficile, quelle che non devono essere dimenticate e lasciate indietro – dichiara Rossano Bartoli Presidente della Lega del Filo d’Oro. – Dobbiamo poter garantire assistenza e cura in sicurezza alle persone sordocieche e alle loro famiglie e al nostro personale, oltre a riprendere al più presto le attività educativo riabilitative. Ce lo chiedono le famiglie che da sole stanno sopportando un carico enorme di fatica e preoccupazione, lo dobbiamo alle persone e ai bambini sordociechi con cui abbiamo iniziato percorsi terapeutici riabilitativi e che rischiano di perdere i progressi fatti se non riprendono i trattamenti. Ci stiamo facendo carico di un impegno economico ingente e straordinario che non riusciremo a sostenere ancora molto a lungo senza anche i ricavi provenienti dalle Istituzioni, sospesi a causa della chiusura obbligata di alcuni servizi, e fondamentali per sostenere il funzionamento delle nostre sedi in dieci regioni d’Italia. Per questo chiediamo il sostegno di tutti”.
Il contatto per chi non vede e non sente è conoscenza e comunicazione. Senza il contatto, nel buio e nel silenzio, si vive un isolamento nell’isolamento. Oltre alla preoccupazione per la salute degli utenti, per le loro condizioni, per le difficoltà aggiuntive che debbono affrontare le loro famiglie, la Lega del Filo d’Oro sta fronteggiando un impegno straordinario per reperire i Dispositivi di Protezione Individuale, indispensabili per rispondere al meglio e in sicurezza a questa pandemia, ma soprattutto per continuare sostenere il funzionamento delle sue sedi in dieci regioni d’Italia, senza anche i ricavi provenienti dalle Istituzioni, sospesi a causa della chiusura obbligata di alcuni servizi. Alla campagna di emergenza coronavirus “Un contatto che vale” si può contribuire con una donazione al numero verde 800915000 oppure scegliendo l’importo di donazione direttamente sul sito uncontattochevale.it
Oggi la Lega del Filo d’Oro è presente in dieci regioni e segue ogni anno oltre 900 utenti provenienti da tutta Italia svolgendo le sue attività di assistenza, educazione e riabilitazione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali nei Centri e Servizi Territoriali di Osimo (AN), Sede principale dell’Ente, Lesmo (MB), Modena, Molfetta (BA) e Termini Imerese e nelle Sedi territoriali di Novara, Padova, Pisa, Roma e Napoli. Per maggiori informazioni visita: www.legadelfilodoro.it