Insieme agli altri sindaci del Distretto, ho ascoltato, nel pomeriggio di ieri, in diretta streaming, il Presidente della Fondazione Giglio Albano, che ha inteso illustrare le ragioni che a suo avviso giustificano l’impegno del nostro Ospedale a fronte dell’emergenza da COVID 19, sia pure in quello che è stato definito il “terzo step”, ipoteticamente, fissato a far data dal 20 aprile prossimo. Le parole del Sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina.
Pur apprezzando lo sforzo, in termini di ricerca di dialogo, debbo confermare alla luce di quanto emerso nel corso dell’incontro, tutte le perplessità che in questi giorni abbiamo ripetutamente manifestato.
Tra le altre cose – dice Lapunzina – il Presidente Albano ha testualmente affermato, salvo poi smorzare tale affermazione sul finire dell’incontro, che “La nostra produttività è calata dell’ottanta per cento, sia ambulatoriale che di ricovero. Abbiamo un venti per cento residuo, che proprio non se ne può fare a meno. Li teniamo, perché non abbiamo alcun paziente COVID. Ma, come entrerà un paziente COVID qui … questo Ospedale sarà costretto dalle circostanze a diventare COVID”.
L’Ospedale di Cefalù, lo ribadiamo anche alla luce di qualche documentazione che ci è stata mostrata, non è in linea con gli standard stabiliti dal Ministero della Salute, in cui non è previsto l’impiego di strutture in forma promiscua, perché è impossibile isolare le aree COVID dalle altre.


Tale assunto – dice il Sindaco di Cefalù – ha già indotto l’Assessore Regionale ad una importante virata, prevedendo nel piano presentato il 1 aprile in Commissione Sanità all’ARS, che i 40 posti attribuiti al Giglio possano essere “attivati in altra struttura”.
E’ questa la nostra richiesta: il Giglio impieghi il proprio personale ed il proprio know-how presso altra struttura conforme alle prescrizioni ministeriali, salvaguardando così la salute degli altri pazienti, del personale e di tutta la popolazione cittadina, che, mi sia consentito dirlo, è sicuramente più esposta rispetto a quella di altri comuni, sia pur viciniori.
Nelle vicende che, come questa, riguardano la salute e la sicurezza di una Comunità, non trovano giustificazione i posizionamenti politici, e trovo irriguardoso che da parte di qualcuno, che tale difesa, al pari di me, dovrebbe intestarsi, si sia voluto liquidare la questione, parlando di “sterili polemiche”.
Il nostro orizzonte – conclude – è chiaro: non facciamo sterili polemiche ma non siamo disponibili ad accettare decisioni in nostro danno, per ottenere l’altrui compiacenza.

Lettera di 8 Sindaci del Distretto
Al Presidente della Regione Sicilia
On. Nello Musumeci
All’Assessore Regionale alla Salute
Dott. Ruggero Razza
Al Presidente della Fondazione
“Istituto G. Giglio” di Cefalù
Dott. Giovanni Albano
Al Capo Dipartimento della
Protezione Civile
Dott. Angelo Borrelli
e p.c. Al Ministro della Salute
On. Roberto Speranza
Oggetto: Allestimenti di reparti COVID-19 presso l’Ospedale G. Giglio di Cefalù.
I Sindaci dei Comuni di Castelbuono – Pollina – San Mauro Castelverde – Isnello – Collesano – Campofelice di Roccella – Lascari e Gratteri, nel
RIBADIRE
le preoccupazioni e le perplessità espresse nel documento del 31/03/2020 sottoscritto da tutti i Sindaci del Distretto socio-sanitario 33,
PRESO ATTO
delle rassicurazioni venute nell’incontro di ieri 2 aprile 2020 dal Presidente della Fondazione “G. Giglio”, anche a mezzo della documentazione dallo stesso prodotta, circa l’avvenuta adozione delle misure di massima sicurezza adottate dalla Fondazione medesima per scongiurare pericolo di contagi
DICHIARANO
che la responsabilità in ordine all’affermata massima sicurezza di tali misure si appartiene esclusivamente alla Fondazione;
Nel contempo
PRETENDONO
dall’Assessorato della Salute della Regione Siciliana che venga rispettato scrupolosamente quanto affermato nel “Piano di Intervento Ospedaliero nell’Ambito della Emergenza COVID-19” del 01/04/2020, e cioè che il Giglio sarà destinato a ricevere, e riceverà, pazienti COVID solo nella dannata ipotesi in cui la diffusione del contagio in Sicilia raggiungesse livelli catastrofici non arginabili con altre strutture già attivate a tale scopo. Anche in ossequio alla circolare n. 7865 del 25/03/2020 del Ministero della Salute laddove recita “…. è necessario identificare prioritariamente strutture/stabilimenti dedicati alla gestione esclusiva del paziente affetto da COVID-19 …. e solo in casi eccezionali, laddove non risulti possibile la separazione degli ospedali dedicati alla gestione esclusiva del paziente affetto da COVID-19 da quelli non COVID-19, i percorsi clinico-assistenziali devono comunque essere nettamente separati” e ciò “al fine di evitare pericolose infezioni nosocomiali” per il personale e i pazienti non COVID.
PRETENDONO ALTRESI’
che per il prosieguo, e non solo nei momenti di emergenza come quello attuale, sia attivato da parte dell’Assessorato un tavolo permanente dei Sindaci del Distretto 33 per la doverosa collaborazione degli stessi anche con riguardo alla problematica della medicina territoriale.
I Sindaci di 8 Comuni del Distretto 33 (Lascari, Campofelice, Gratteri, Isnello, Pollina, Collesano, Castelbuono, San Mauro)