Ex Provincia, lavoratore contagiato. Cgil sollecita smart-working

La Fp Cgil Palermo sollecita l’Asp a effettuare i tamponi al personale dell’ex Provincia che è stato in contatto con il dipendente dell’ente, in malattia dal 13 marzo, risultato positivo al Covid-19.
“Al momento non abbiamo notizie che i dipendenti siano stati contatti dall’Asp né dalla Città metropolitana – dice il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca – E’ indubbio che è interesse di tutti circoscrivere, o almeno tentare, il più possibile il contagio mettendo in sicurezza il personale che è stato in contatto con il collega che sfortunatamente è risultato positivo, secondo i protocolli previsti”.
La Fp Cgil chiede l’adozione di tutte le misure previste dalla circolare del ministero della Salute 544/2020 e che l’Ente collabori per la definizione degli eventuali contatti stretti tra il gruppo di dipendenti della stessa area che in un ambiente di lavoro come quello della città metropolitana possono essersi verificati, per aver soggiornato nei medesimi locali o aver utilizzato i medesimi strumenti.
L’edificio, il palazzo dell’ex Ferrovie dello Stato, dove si trova la direzione Area sviluppo economico, politiche del lavoro e dell’istruzione, turismo e cultura, innovazione tecnologica, attività contrattuale, intanto sarà chiuso fino al 30 marzo, con i lavoratori “turnanti”. In una nota la direzione specifica che, dopo la sanifica dei locali, da lunedì 30 marzo gli uffici saranno aperti tranne che per nuove “problematiche segnalate dai dipendenti” relative al loro stato di salute. Nel palazzo lavorano in tutto 300 dipendenti, di cui un centinaio nella direzione del dipendente contagiato.
Una parte dei lavoratori da giorni si trova a casa in ferie o in smartworking. Ma una parte è ancora al lavoro. Il sindacato ha faticato per ottenere, dopo un duro confronto, l’applicazione della modalità di lavoro agile. “Abbiamo notizie di dipendenti che anche oggi sono stati nell’edificio – aggiunge Cammuca – Riteniamo che tutti stiano facendo la loro parte nelle condizioni in cui ciò è possibile ma non possiamo sottacere che c’è stata molta resistenza, e sembrerebbe essercene ancora qualcuna, nell’espletamento in modalità agile della prestazione lavorativa, e ciò nonostante gli organi di indirizzo politico abbiano per tempo individuato le attività indispensabili e disposto nel rispetto della normativa emergenziale emanata”.
La Fp Cgil tutelerà in ogni sede gli eventuali lavoratori che abbiamo potuto contrarre il virus “per comportamenti dilatori dei singoli datori di lavoro”.

redazione

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