Negli ultimi giorni da più parti ed anche tramite facebook ci è stato chiesto perché non abbiamo ancora eseguita la sanificazione del territorio comunale.

Questa Amministrazione, consapevole della crescente preoccupazione e della necessità di dare una risposta adeguata alle sollecitazioni dei cittadini, si è attivata già dalla scorsa settimana per individuare quale potesse essere l’intervento migliore in termini di efficacia, contemperando le esigenze di tutela della salute pubblica con quelle di tutela dell’ambiente. Ci riferiamo, infatti, alla sanificazione esterna perché quella degli edifici pubblici (palazzo comunale, palazzo Vigneri, caserma carabinieri, ecc) e le scuole è stata già fatta.

Molti comuni in Italia e nel nostro comprensorio hanno già eseguito la sanificazione, altri, come noi, ancora no. Non avevamo dato corso a tale atto perché ci eravamo posti la domanda se serve veramente la disinfezione delle aree esterne con l’utilizzo di disinfettanti (ipoclorito di sodio) su superfici stradali e pavimentazione urbana per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da Coronavirus.

Il dubbio ci era nato dall’acquisizione di alcuni pareri autorevoli di organismi scientifici che ritengono questa azione inopportuna perché non c’è alcuna prova che serva davvero e anzi sostengono che l’uso di certi prodotti può causare danni all’ambiente e alle persone come ad esempio evidenziato dall’Istituto Superiore di Sanità nel documento pubblicato lo scorso lunedì 17 marzo avente per oggetto: Disinfezione degli ambienti esterni e utilizzo di disinfettanti (ipoclorito di sodio) su superfici stradali e pavimentazione urbana e la prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2.

L’istituto Superiore ha chiarito che – come riportato testualmente dal documento – “ad oggi, sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili, non vi sono evidenze a supporto dell’efficacia della sanificazione delle strade e pavimentazioni esterne con prodotti chimici disinfettanti o igienizzanti. Tali procedure hanno inoltre implicazioni logistiche ed economiche da considerare, in assenza di reale beneficio nel controllo dell’epidemia da SARS-CoV-2.”  

Nel documento è scritto a chiare lettere che: “esistono informazioni contrastanti circa l’utilizzo di ipoclorito e la sua capacità di distruggere il virus su superfici esterne (strade) e in aria. Infatti l’uso di sodio ipoclorito, sostanza corrosiva per la pelle e dannosa per gli occhi, per la disinfezione delle strade potrebbe essere associato ad un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente con conseguente esposizione della popolazione.” E ancora: “A livello nazionale, l’ARPA Piemonte si è recentemente pronunziata negativamente in merito alla possibilità di procedere a una disinfezione delle strade con ipoclorito considerando questa pratica dannosa per l’ambiente.”

Alla luce di tali chiarimenti ci eravamo fermati ragionando non sull’onda dell’emotività ma seguendo dati i scientifici. Ora è arrivata l’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci che sancisce l’obbligo di provvedere e a breve quindi daremo attuazione al provvedimento pur rimanendo dubbiosi sull’utilità di tale intervento.

Approfittiamo di questo aggiornamento sull’attività amministrativa per chiarire ai cittadini che ci chiedono di abbassare le tasse che il Comune segue le indicazioni che arrivano dallo Stato e dalla Regione. Il Decreto Legge del 18 marzo 2020, il cosiddetto “Cura Italia”, per quanto riguarda gli Enti Locali non ha fatto altro che prorogare tutte le scadenze: dall’approvazione del bilancio alla determinazione dei tributi, ecc.. Cosa vogliamo dire? Che gli Enti ed anche il nostro Comune non possono fare a meno dei tributi che sono determinati secondo norme precise tali da garantire gli equilibri di bilancio. E’ chiaro quindi che la minore entrata legata alla riduzione di tasse a vantaggio di una categoria dovrà essere coperta dai cittadini che non rientrano tra i beneficiari. Stiamo parlando di Tari, Imu, Tasi, ecc. Per quanto riguarda il canone del servizio idrico è in corso la procedura per ottenere dall’Ati (Assemblea Territoriale Idrica) il regime di salvaguardia e che comunque la tariffazione rimarrà invariata fino alla definizione del procedimento intrapreso tra Ati e ARERA (L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Le altre tariffe sono afferenti a tributi che trovano imposizione previa richiesta del contribuente (pubblicità, tosap, passi carrabili ecc).  Una situazione quindi che non ci consente di attuare riduzioni di tasse salvo diverse disposizioni di legge che dovessero intervenire.

Per quanto ci riguarda, in vista della scadenza originaria, avevano già abbozzato il bilancio 2020 e siamo pronti, nell’ottica di una collaborazione fattiva ed anche in considerazione del momento che stiamo attraversando, a mettere tale ipotesi a disposizione del gruppo di minoranza se da parte loro c’è la voglia vera di formulare una proposta reale che ci possa consentire di agevolare i cittadini che hanno subito o subiranno perdite a causa del Coronavirus e allo stesso tempo mantenere, condizione imprescindibile per legge, gli equilibri di bilancio.

E’ in dubbio che ci piacerebbe poter comunicare ai cittadini la riduzione delle tasse ma purtroppo non possiamo fare populismo, che è cosa facile. Dobbiamo essere responsabili e adottare, seguendo le norme, scelte possibili e fattibili nell’interesse di tutti noi cittadini di Petralia Soprana