La Banca popolare Sant’Angelo mette in campo
diverse iniziative per sostenere istituzioni sanitarie, imprese e
famiglie in questo momento di grande difficoltà provocata
dall’epidemia di Covid-19.
La Banca ha anzitutto deciso di effettuare una donazione alla
Protezione civile regionale da utilizzare per l’acquisto di materiale
sanitario di cui c’è forte bisogno per ospedali, medici e infermieri,
tutti impegnati in prima linea nel contrasto alla diffusione
dell’epidemia e ai quali va la solidarietà e il ringraziamento degli
amministratori e del personale della Sant’Angelo.


La banca, inoltre, in applicazione del Protocollo firmato dall’Abi e
dalle organizzazioni sindacali a tutela della sicurezza della salute
dei lavoratori dipendenti della banca e della clientela, garantisce la
continuità dei servizi mantenendo aperte le filiali soltanto
nell’orario mattutino in tutti i comuni in cui è presente. Dunque, le
filiali resteranno chiuse di pomeriggio.
E ancora, la Banca Sant’Angelo, in aggiunta alle misure generali di
sostegno economico a famiglie e imprese adottate dal governo nazionale
col decreto “Cura Italia” – e, quindi in aggiunta ai periodi di
sospensione già previsti nel testo per tutte le categorie – ,
interviene a sostegno di quanti stanno subendo le conseguenze
economiche dell’emergenza sanitaria applicando, in adesione alla nuova
moratoria rafforzata Abi-associazioni di imprese, l’ulteriore
sospensione della quota capitale delle rate e l’allungamento della
durata dei finanziamenti a favore delle micro, piccole e medie imprese
in bonis.


La sospensione può essere richiesta fino ad un massimo di 12 mesi,
mentre l’allungamento della scadenza può essere esteso fino al 100%
della durata residua del piano di ammortamento; per il credito a breve
il periodo massimo di allungamento è pari a 270 giorni.
La Sant’Angelo, in più, ha deciso di estendere queste misure di
sostegno anche a categorie non comprese nella moratoria
Abi-associazioni, come le imprese di più grandi dimensioni, i
professionisti e gli autonomi costretti a chiudere gli studi e a
sospendere le libere attività.
Le famiglie che, a causa dell’emergenza sanitaria non sono in grado di
far fronte alle rate dei mutui e dei prestiti, e i lavoratori che per
la stessa ragione abbiano perso l’impiego, possono chiedere la
sospensione della quota capitale sino a 18 mesi e l’allungamento della
durata sino ad un massimo di 5 anni.
Infine, la Banca Sant’Angelo ha deciso di posticipare al 21 aprile
2020 l’addebito degli interessi maturati sugli utilizzi dei fidi conto
nel 2019, già esigibili da marzo 2020, e di concedere ai clienti che
ne faranno richiesta la possibilità di rateizzare in sei mesi, dal 30
giugno al 30 novembre 2020 (senza aggravio di ulteriori interessi,
spese e commissioni), le somme dovute, se di importo pari o superiore
a 3mila euro.
Tutte le richieste, quelle previste dal decreto “Cura Italia” e quelle
aggiuntive sopra descritte, possono essere inoltrate via PEC
all’indirizzo
[email protected]
La Banca valuterà la richiesta nel più breve tempo possibile e
comunicherà l’esito mediante PEC.