Covid-19, Figuccia: “Attrezzare l’ospedale di Petralia Sottana per le emergenze”

Il momento di sconforto attuale porta le coscienze di tutti, ad unire gli intenti e portare a compimento un obiettivo comune che deve essere emarginato quanto prima. Sul territorio regionale sono già state individuate le strutture ospedaliere ove accogliere e curare al meglio le persone affette dal Covid-19 e ad oggi nel clima di totale sconforto e preoccupazione, bisogna prendere atto di come la Sicilia riesca ad accudire e curare al meglio gli assistiti. Ciò non toglie che non si possano attivare per fronteggiare l’attuale emergenza, altre strutture del territorio e in particolar modo quelle del territorio madonita. La struttura ospedaliera di Madonna dell’Alto di Petralia Sottana, seppur limitata in alcune funzioni ospedaliere, potrebbe dare molto di più e, in particolar modo per quanto riguarda l’assistenza e la particolarità di alcune prestazioni, visto che la disponibilità dei posti potrebbe soddisfare le attuali esigenze.


A farne voce ed eco sociale in questi ultimi giorni sono stati vari esponenti del territorio madonita, come l’ex sindaco di Polizzi, Patrizio David, componente del movimento Civico “Costruire Comunità” del candidato sindaco Gandolfo Librizzi che, assieme al proprio gruppo hanno deciso di evidenziare il problema per spronare il progetto alla politica siciliana. Da qui, il deputato All’ARS , Vincenzo Figuccia ha accettato benevolmente tale condivisione affermando si farà promotore in Assemblea Regionale, al Presidente Nello Musumeci e all’Assessore alla Sanità Ruggero Razza, illustrando la valenza positiva che potrebbe beneficiare il territorio . “Una struttura quasi nuova, ampiamente inutilizzato, disponibilissimo e al centro della Sicilia, dotato di atterraggio per elisoccorso, sarebbe un presidio strategico non soltanto per il comprensorio madonita ma per l’intero sistema sanitario regionale”.


In questo momento vi è la disponibilità di sette posti letto ma la disponibilità limitata di attrezzure e macchinari per la rianimazione, ne limita e le potenzialità in un’ottica prossima al bisogno. “Non bisogna per forza maggiore arrivare all’ecatombe per trovare rimedi, – continua Figuccia – dunque aumentare di quattro apparecchiature il reparto e metterlo in funzione per eventuali urgenze, potrebbe essere un aspetto utile e ragionevole per aiutare chi ne ha bisogno. Preso atto della disponibilità e delle esortazioni da parte dei comitati locali, oggi stesso presenterò un’interrogazione all’assessore alla Sanità per chiedere che la struttura venga adeguata agli standard sanitari di Covid-hospital purché i locali vengano opportunamente equipaggiati della strumentazione e delle apparecchiature necessarie”.

Antonio David

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