Sono trascorsi quasi quattro anni da quando si è verificato il dissesto franoso nella via Ten. E. Forte (al “Passetto”) e nessuna azione concreta è stata fatta per iniziare i lavori di ripristino.
Nell’ottobre scorso fu pubblicata la graduatoria definitiva che certificò che il progetto che era stato presentato era tra quelli esclusi dal finanziamento. Eppure la Giunta comunale, ancora a dicembre scorso, affermava che il progetto era stato inserito in graduatoria utile per essere finanziato, dopo che il dipartimento ai dissesti idrogeologici aveva spostato a favore dell’assessorato al territorio ed all’ambiente l’importo necessario a finanziare tutti i progetti in graduatoria, compreso il nostro. Ma tale circostanza non solo non era vera, ma di sicuro ad oggi è una pia illusione, semmai si dovesse realizzare in futuro.
Lo scrivemmo sette mesi fa allorché fu pubblicata la graduatoria provvisoria e lo ribadiamo oggi: l’intervento di ripristino e della messa in sicurezza del versante, unitamente al completo utilizzo della strada, resta un’opera assolutamente prioritaria rispetto ad altre e dovrebbe essere finanziato con parte dei circa 7 milioni di avanzo di amministrazione oppure con l’assunzione di un mutuo.


L’ostinazione a voler attendere un improbabile, stante la precaria situazione finanziaria della regione medesima, provvedimento della giunta regionale, che infatti non è arrivato, è stato un errore che ha solo determinato l’esasperazione dei cittadini residenti.
Ma vieppiù. Era stato promesso che il bando per la progettazione esecutiva sarebbe stato pubblicato entro l’anno scorso, ma anche questa promessa è stata vana ed è caduta nel vuoto. Senza un progetto con un adeguato livello di progettazione è difficile ottenere il finanziamento. Ed intanto quand’anche il bando fosse pronto per l’affidamento dell’incarico, senza il bilancio di previsione, bisognerebbe attendere l’approvazione del rendiconto il cui termine di approvazione è previsto per il prossimo aprile e poi, ancora, la realizzazione del progetto.
In sintesi: ritardi su ritardi.
Di fronte alla disperazione ed alla legittima preoccupazione per un ulteriore peggioramento della situazione, che abbiamo raccolto visitando i luoghi e parlando con le persone che li abitano, non bastano le scuse per i ritardi. Una risposta tardiva non è una risposta: è un fallimento!
La giunta comunale, invece, dovrebbe cambiare priorità e rispondere agli effettivi bisogni dei cittadini, che non sono solo i residenti ma anche quanti utilizzavano la strada chiusa per raggiungere il centro. Ma soprattutto non mistificare la realtà considerando la legittima richiesta del tempestivo intervento come interesse privato, perchè, al contrario, si tratta di un preminente interesse pubblico, la cui risoluzione dovrebbe essere a cuore di ciascun cittadino castelbuonese, a prescindere dal luogo in cui abita.
Per noi, infatti, è così
Castelbuono, 19 febbraio 2020
Il Coordinamento del Circolo PD