Tim rimborsa 2.000 euro ad un assistito federconsumatori

Ammonta a 2.000 euro il danno non patrimoniale liquidato dall’azienda telefonica Tim, oltre alle spese processuali, ad un cittadino disabile di Castelvetrano a seguito del pronunciamento del Giudice di Pace, che ha accolto la richiesta avanzata dall’utente assistito dai legali di Federconsumatori. La vicenda ha avuto inizio nel 2016 e ci sono voluti gli avvocati della nostra associazione affinché il cittadino vedesse riconosciuto un suo diritto basilare di utente: un banale trasferimento di linea telefonica.


Nel 2016 il nostro assistito ha cambiato casa e chiesto il trasferimento della linea, senza però ottenerlo. Si è rivolto quindi alla sede territoriale di Federconsumatori Sicilia a Castelvetrano per richiedere l’assistenza dei nostri avvocati, Maria Tiziana Favoroso e Maria Italia, che hanno prontamente presentato un ricorso ex art. 700 del Codice Procedura Civile per ottenere l’immediato trasloco della linea telefonica. Il 13 marzo 2017 il Tribunale di Marsala ha dato ragione al cittadino e a Federconsumatori, ordinando a Tim di traslocare la linea telefonica al nuovo indirizzo. Cosa che Tim ha effettivamente fatto.


Tuttavia, il lungo tempo trascorso tra l’iniziale richiesta del consumatore e l’effettivo trasferimento della linea telefonica ha causato un notevole danno all’utente Tim, anche in correlazione alla sua disabilità. Per questo, subito dopo il trasloco della linea, gli avvocati di Federconsumatori hanno richiesto il pagamento dell’indennizzo contrattuale ed il risarcimento del danno.


Adesso il Giudice di Pace di Castelvetrano ha accolto le domande di risarcimento e ha condannato Tim al pagamento di 2.000 euro, più le spese di giudizio.


“Questo è un classico caso in cui una grande azienda di servizi calpesta i diritti di uno dei suoi utenti, sapendo che difficilmente l’utente avrà voglia e forza di fare ricorso – commenta Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia – Questa volta, però, l’utente ha fatto la scelta giusta rivolgendosi alla nostra associazione, dove ha trovato le competenze necessarie a portare avanti la causa civile. Al termine di questa vicenda l’utente ha visto rispettati i suoi diritti e ha ottenuto il dovuto risarcimento, mentre Tim – conclude La Rosa – essendo in torto grave non ha potuto fare altro che fare il suo dovere e poi pagare per il danno arrecato”.


Redazione

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