Le riflessioni di Luciano Luciani, presidente del “Fernando Santi”
«Basta con lo scempiodella brutta politica»
È assolutamente irrispettoso, nei confronti dei cittadini e degli elettori chiamati ad esprimere il loro voto per indicare le migliori energie morali e culturali disponibili per il buon Governo della Nazione e degli Enti Locali, che squalificati personaggi continuino, con la sola forza della loro incultura e arroganza, a fare politica e ad acquisire posti di responsabilità politica e di Governo ai diversi livelli nel Paese.
Probabilmente non è stata compresa la portata e il significato che ha fatto scaturire il fenomeno delle sardine, che ha trovato sbocco popolare e consensi a tutti i livelli nel Paese solo grazie a un pugno di bravi ragazzi, i quali hanno manifestato civilmente e democraticamente il loro distacco e il loro dissenso per il modo improprio, più correttamente vergognoso, che taluni pensano di potersi permettere nel condurre la vita politica del Paese.
Il PD e più segnatamente Beppe Grillo, nel riconoscere la positività di tale significativo fatto nel Paese, non hanno saputo energicamente sul piano politico e istituzionale assumere responsabilmente le conseguenti azioni politiche e dure reazioni democratiche, per marginalizzare e impedire questo degenerato modo di fare politica.
Dall’altra parte il centro-destra, e più segnatamente Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, non hanno saputo o meglio voluto, manifestare al loro alleato Matteo Salvini che questo suo modo di fare politica finirà per pagarlo tutto il centro-destra del Paese, lasciando però un ulteriore contagio e degrado complessivo del modo di fare politica in Italia.
Recentemente a Parma, lo scorso 28 ottobre 2019, dando vita al Movimento “In Europa e Oltreoceano”, l’Istituto Italiano Fernando Santi ha voluto rappresentare l’esigenza di rilancio e unità delle forze politiche del centro-sinistra, senza furbizie né scorciatoie.
Ciò si rende necessario per rinsaldare i principi del socialismo e una grande forza politica espressa dai Partiti e dai Movimenti che si richiamano alla dottrina sociale cattolica e al socialismo democratico.
Questo riconoscendo la funzione e favorendo il corretto modo di essere e di operare dei Partiti politici che con serietà e compostezza si intestano i valori liberali dell’economia e della politica, valorizzando il ruolo dell’impresa e della produzione della ricchezza, indispensabili per il Paese, al fine di promuovere un confronto competitivo, ma costruttivo ed utile alla Nazione.
In questo contesto la politica, il cui termine discende da polis (Città), assume ruolo e dignità, nelle diverse civiltà, da oltre due millenni.
L’Italia, con l’Impero Romano, ha diffuso il concetto e il valore della politica e delle istituzioni nei diversi Continenti e non può permettersi che gente inadeguata, priva e ignorante dei valori fondanti della politica, continui ad affermare corbellerie e a scorazzare nel Paese e nelle Istituzioni.
Luciano Luciani
(Presidente Istituto Italiano Fernando Santi)

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Sindacalista della Cgil, aveva rivestito diversi incarichi anche all’Inps
A Sciara, prematura scomparsa di Franco Gioia
Il sindacalista della Cgil Franco Gioia, 68 anni, è morto il 27 dicembre scorso a Sciara (PA). Ex presidente del Comitato provinciale Inps, poi del Comitato regionale dello stesso Istituto, Gioia è stato un punto di riferimento fin dai primi anni Settanta delle battaglie dei braccianti nella provincia di Palermo. In passato è stato anche presidente regionale dell’Inca-Cgil Sicilia.
Con Francesca Serio, madre di Salvatore Carnevale, ucciso dalla mafia a Sciara il 16 maggio 1955, ne ha custodito e promosso la memoria.

Franco Gioia è stato altresì custode delle storiche lotte per la terra condotte dai contadini in Sicilia e protagonista delle battaglie sindacali più recenti.

Il ricordo del presidente del Santi, Luciano Luciani
Luciano Luciani, Presidente Istituto Italiano Fernando Santi cofondatore della CGIL unitaria, il 28 dicembre è stato a Sciara per partecipare al funerale del compianto amico e compagno socialista Franco Gioia.
«Franco – ricorda Luciano Luciani – si può considerare colui che ha assicurato la continuità dell’insegnamento e dell’impegno serrato e non gridato del suo grande compaesano Turi Carnevale a favore dei lavoratori siciliana, socialisti e non. Il territorio di Sciara, Francesca Serio e Franco Gioia hanno rappresentato per socialisti e sindacalisti delle Madonie e per me, giovanissimo dirigente nazionale del PSI, il punto certo di riferimento, di confronto edi dibattito politico».
«Grazie Franco, conosco il tuo cruccio di perpetuo socialista, ma riposa in pace perché i valori ideali del socialismo non moriranno mai e di fronte a questo scempio e incultura politica, rifioriranno per assicurare equità, meriti e bisogni nella società italiana».