Il 5 Febraio anche a Montemaggiore Belsito si venera la sua patrona martire Sant’Agata. Festa fra le più importanti grazie all’interessamento del comune del paesino e del parroco Salvatore Panzarella.
La forte devozione portata avanti dai montemaggioresi che non hanno mai dimenticato la loro patrona, questo grazie all’impulso dato dalla popolazione e del servo di Dio mons. Mercurio Maria Teresi natio di Montemaggiore. A lui si deve la dedizione della loro chiesa alla santa martire catanese.
La comunità di Montemaggiore ha accolto la santa sul sagrato della basilica e a lei è affidata la consegna delle chiavi affinché la sua protezione si manifestasse a tutti i devoti. Si entra in festa già dalla mattinata del 5 febbraio con la banda musicale. In basilica fervono i preparativi per il solenne canto del vespro assieme alla processione conclusiva.
Il pomeriggio il simulacro di Sant’Agata troneggia sotto la cupola della basilica montato su un’apposita portantina a spalla, addobbata con rose bianche.

La statua di Sant’Agata portata in processione è un gesso per interessamento dal sacerdote del tempo Don Raffaele Arrigo in sostituzione di quella in legno. Dopo il canto la santa varca il portone della basilica tra il lancio di carte multicolori. Salutata da una salva di colpi di cannone, accompagnata dalla banda musicale all’uscita dopo la preghiera del parroco tutta la giunta comunale, capeggiata dal sindaco, dona le chiavi alla patrona. Accanto alla santa in processione sfilano donne anche a piedi scalzi in base alla loro devozione.
Dopo aver proseguito per le piccole vie di Montemaggiore la santa entra in basilica illuminata da favolosi giochi pirotecnici.

Giuseppe Mesi