Si è svolta a Geraci Siculo, presso il Salone Parrocchiale di San Luigi, nel pomeriggio di sabato 18 gennaio, un’assemblea cittadina sul tema della contaminazione dell’acqua da metalli pesanti, argomento di grande attualità per la comunità di Geraci e per i limitrofi comuni di Gangi e Petralia Soprana.
L’assemblea, promossa e organizzata dall’associazione “UniAmo Geraci” e dall’omonimo gruppo di minoranza, ha registrato la numerosissima partecipazione della cittadinanza. Spiace aver dovuto constatare l’assenza del Sindaco e della Giunta Comunale mentre si è registrata la presenza di buona parte dei consiglieri comunali tra i quali il Presidente del Consiglio, Giuseppe Puleo, che si ringrazia per il contributo dato al dibattito.
In apertura di lavori, il capogruppo di “Uniamo Geraci”, Gaetano Scancarello, ha ripercorso le tappe che hanno portato all’ordinanza del Sindaco di limitazione dell’uso dell’acqua pubblica per i soli scopi igienico-sanitari, con espresso divieto di uso idro-potabile della stessa per il consumo umano. Tale decisione è scaturita dall’eccessiva presenza di alluminio nelle acque, comunicata dall’ASP di Palermo il 26 novembre scorso, a seguito dello svolgimento di esami di routine.
I lavori dell’assemblea cittadina sono poi proseguiti con le relazioni tecnico-scientifiche tenute dalla professoressa Francesca Di Gaudio, direttrice dell’UOC Controllo Qualità e Rischio Chimico e Responsabile del Centro Regionale Qualità nonché docente di Chimica all’Università degli Studi di Palermo, e dal dott. Vito Buffa, specialista in microbiologia.
La prof.ssa Di Gaudio, in particolare, nel corso del suo dettagliato e apprezzato intervento, ha tracciato un quadro generale sulle cause principali di contaminazione delle acque da metalli pesanti, come l’alluminio, evidenziando anche i rischi per la salute da ciò derivanti, quali l’aumento delle possibilità di insorgenza di alcune forme tumorali e di alcune malattie neurodegenerative quali il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson.
A conclusione delle relazioni, è stato aperto anche un dibattito per dare la possibilità ai cittadini intervenuti di rivolgere domande ai relatori. La prof.ssa Di Gaudio ha risposto alle numerose domande che le sono state poste, anche da parte di alcuni cittadini di Gangi presenti all’assemblea, che soffrono la stessa limitazione nell’uso dell’acqua pubblica tuttora sussistente a Geraci. La Di Gaudio ha consigliato alle Amministrazioni dei comuni interessati da questo problema di commissionare uno studio mirato che vada a ricercare le cause delle contaminazioni nelle sorgenti che alimentano gli acquedotti comunali anche alla luce del fatto che trattasi di sorgenti superficiali e quindi particolarmente soggette alla filtrazione di elementi inquinanti presenti nel terreno sovrastante.
Solo a seguito di una disamina scrupolosa e accurata sarà possibile adottare le adeguate contromisure tecniche e scientifiche per eliminare il problema.
A conclusione dell’assemblea, il consigliere Scancarello ha annunciato che il Gruppo di minoranza chiederà formalmente nell’immediato di eliminare l’adduzione dell’acqua proveniente dalle sorgenti contaminate, sostituendo le stesse attraverso il ripristino del sollevamento delle acque provenienti dalla sorgente di Calabrò. Il consigliere, infine, ha dichiarato che il suo Gruppo si farà carico di continuare l’opera di informazione su questo tema, a beneficio di tutti i cittadini, fornendo piena disponibilità a collaborare in maniera fattiva con l’Amministrazione comunale per intraprendere con urgenza le altre iniziative emerse nel corso dell’assemblea e utili al fine di risolvere definitivamente il problema della contaminazione delle nostre acque.