Le Fontanelle. Tanto rumore per nulla.

Sono apprezzabili le attenzioni e l’interesse che la comunità rivolge ad un’opera così importante e strategica come quella del recupero e ristrutturazione dell’ex cine-teatro Le Fontanelle finalizzato alla costituzione di uno spazio polifunzionale.

Così come continuiamo a considerare utile l’azione del comitato per le Fontanelle, al netto di alcuni toni che non appartengono al nostro stile ma caratterizzano il modo di agire di alcune componenti del suddetto comitato.

Quello che non riteniamo utile è la discussione sul nulla. Perché basta leggere la delibera di G.M. n. 3/2020 per rendersi conto che nessun progetto esecutivo è stato ancora approvato, nessun “cammaruni” – modo inappropriato e offensivo di definire uno spazio polifunzionale – ha vinto sul teatro e nessuna “montagna ha partorito il topolino”.

Ad essere stata approvata è solamente la relazione generale illustrativa, gli elaborati di carattere generale e il quadro economico, non il computo metrico dell’opera che consentirà di definire costi, modi e tempi dell’avvio dei lavori e soprattutto consentirà al nostro gruppo, come da impegno preso, di far fronte ad un ulteriore mutuo per la totale copertura dei costi dell’opera.

È evidente che i rendering pubblicati e inseriti tra gli elaborati generali, che sono quelli presentati al pubblico nel maggio 2019, danno l’idea di massima dell’opera che sarà, che noi riteniamo apprezzabile e qualificante per quel pezzo di area castellana, ma saranno oggetto di ulteriori approfondimenti e integrazioni.

Anche il deliberato approvato dalla Giunta è chiaro, si condivide la nuova “ipotesi progettuale” di rimodulazione del progetto, si da atto che gli interventi sono a completamento del vecchio progetto, si chiede all’assessorato ai BB.CC. l’inserimento dell’opera all’interno del Patto per il Sud, al fine di salvaguardare il finanziamento.

Questo step era stato oltretutto condiviso e anticipato al comitato in diverse occasioni.

Ci preoccupa l’affermazione del comitato secondo cui l’incontro del 14 gennaio scorso all’Assessorato BB.CC. non abbia avuto luogo. Non conosciamo gli “informatori” del comitato, ma non possiamo accettare che vengano elargite menzogne gratuite. A tal proposito e per consentire a tutti i cittadini una libera valutazione dei fatti e di chi “cerca di abbagliare” pubblichiamo la copia del protocollo presentato dal Comune e consegnato in Assessorato proprio il 14 gennaio, come si evince dal timbro del protocollo in entrata.

Quello che in sostanza è stato fatto costituisce le condizioni per assicurare il finanziamento nell’ambito del Patto per il Sud, attraverso il successivo passaggio degli Assessorati regionali ai Beni Culturali ed alla Programmazione, nella considerazione che l’opera inserita con delibera di Giunta regionale n. 29/2017 presentava diverse criticità, superate grazie alla rimodulazione del progetto con l’attuale ipotesi progettuale.

C’è chi lavora per completare l’opera, c’è chi preferisce alimentare polemiche gratuite sul nulla. Spiace che tali polemiche provengano da chi conosce il funzionamento della Pubblica Amministrazione, nonché da ex amministratori responsabili dei fallimenti degli anni passati.

Sorprende quindi il comunicato del gruppo dell’ex Amministrazione comunale, critico nei confronti di un progetto che, nel titolo, nella forma e nella sostanza, riprende e “corregge” proprio un progetto proprio di quell’Amministrazione, viziato da errori che ne hanno impedito il completamento e che ci ha consegnato un pesante contenzioso con l’impresa. E non ricordiamo in quegli anni la stessa levata di scudi contro l’Amministazione del tempo come invece in questi giorni.

Oggi, e nei prossimi mesi attraverso il perfezionamento del progetto esecutivo, con l’accoglimento e la sintesi di tutte le indicazioni che nei mesi passati l’Amministrazione comunale ha raccolto dal comitato, ma anche da tutti gli altri cittadini e operatori culturali, ci sono tutte le condizioni per vedere presto finalmente realizzata quella che sarà la Casa della Cultura castelbuonese.

Democratici per Castelbuono

Redazione

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