Strade colabrodo e rattoppate: è una Sicilia da terzo mondo

Sembra una situazione che sia successa da qualche giorno ma, in realtà sono sempre vissute da qualche decennio in Sicilia terra bella da vedere nei suoi aspetti culinari, di arte e cultura ma, tagliata in due o più tranche per i trasporti sia di viabilità interna,esterna o qual si voglia. Ultima la giornata infernale di martedì, con il percorso alternativo all’autostrada A 19 direzione Catania chiuso al traffico dallo scorso 20 dicembre (per i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate, che attraversano le Sp 19, 10, 72, 112 e un pezzo della statale 112 ed i centri abitati di Resuttano e Santa Caterina) riaperto definitivamente al traffico alle 15.30. Dietro tutti gli altri mezzi pesanti che nel frattempo arrivavano sono rimasti bloccati. Meglio è andata ai grossi automezzi bloccati a Resuttano, 6 chilometri prima dell’interruzione, fatti tornare indietro a riprendere l’autostrada, dirottati allo svincolo di Tremonzelli e dopo avere percorso le Ss 120 e 117 rientrati in autostrada allo svincolo di Mulinello. Resuttano e lo svincolo autostradale sono stati invasi da decine di mezzi pesanti. Le operazioni di rimozione del Tir sono andate avanti fino a notte, quando sono arrivate due gru private da Palermo con traffico riaperto completamente nel primo pomeriggio

Una vergogna che non conosce confine e una situazione che si aggiunge ai tanti problemi che la Sicilia offre ai suoi cittadini. E’ come se, non si riesca a ripartire o si voglia dare una sterzata alle tante pecche che rimbalzano da persone ad enti, da uffici a singole competenze. Manca una cabina di regia che metta in ordine l’avallo di eseguire un ordine impartito dalle esigenze attuali e non di progetti a lungo termine. Il Governatore Musumeci che si scaglia contro l’Anas: «E’ inconcepibile e irriguardoso che, per l’ennesima volta, l’Anas dimostri di non avere rispetto per la pazienza dei siciliani». «Le nostre autostrade – sottolinea il presidente della Regione Sicilia – continuano a cadere a pezzi nella impotenza di chi dovrebbe assicurarne la piena efficienza.

Parole che non vengono seguite dai fatti e lo si nota da anni e anni, come il tratto da Enna-Caltanissetta limitato ad una sola corsia, con buche e rappezzi che ormai sono “un callo” per la quotidianità di coloro che viaggiano e che prendono atto che, non si trova il colpevole di qualsiasi atto compiuto. Addossare la colpa ad altri è la fattibilità e la convivenza di tutti, visto che non si sposta una virgola se si chiedono lumi al sindaco,assessore o dirigente di turno. I singoli paesi si contendono le “maggior buche” delle strade comunali, sia provinciali,statali senza distinzione alcuna. Tutti fermi e tutti bloccati da chissà cosa e cittadini che vedono solo il pagar bollette senza poter battere ciglio, sommando il tutto alle tante situazioni di spopolamento,lavoro e bla bla bla…..

Antonio David

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