La Sicilia si configura come uno dei territori di ricerca musicologica di più rilevante interesse di tutta l’area mediterranea, con una pluralità di forme strumentali e vocali (monodiche e polivocali) ancora oggi in parte funzionali nei residui contesti cerimoniali di tradizione, sia sacri sia profani.

Da alcuni anni, parallelamente, si assiste alla valorizzazione dei beni culturali siciliani e, in particolare, di quelli ricadenti nell’area delle Madonie e territori ad essa collegati geograficamente e storicamente. Tale territorio si caratterizza per la forte presenza di organi storici, alcuni dei quali restaurati con i fondi dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana. Tale patrimonio organario storico presente in Sicilia costituisce una esauribile fonte di interesse e di studio per tutti gli addetti ai lavori: organisti, organari, organologi, musicologi, etc. ma si propone, inoltre, come elemento di stimolo verso una fruizione a tutto campo in cui si esplicano aspetti storici, artistici e culturali da cui consegue una valorizzazione dei luoghi che custodiscono i preziosi organi storici. L’organo cinquecentesco della chiesa di San Francesco è lo strumento storicamente tra i più importanti di Italia e  dal 2007, anno del completamento del restauro, è stato visitato, suonato e studiato dai  migliori esperti del settore

Diego Cannizzaro, consulente organologico durante il restauro dell’organo di San Francesco, nel corso della sua attività di organista e musicologo ha fatto conoscere agli studiosi specialisti di arte organaria il valore di questo straordinario strumento attraverso concerti, pubblicazioni e conferenze. Docente di organo presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta, in occasione della giornata di studi del 21 dicembre accoglierà anche alcuni studenti del corso accademico di organo ed altri musicisti interessati all’arte organaria rinascimentale.  

Conferenza  ore 16.30 presso la sala convegni M. Morici del Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo e alle 18.00 concerto presso la chiesa di San Francesco attigua al Museo.