NICOSIA, GLI ALLEVATORI E I VERTICI DELLA SANITA’ VETERINARIA SICILIANA A CONFRONTO SULLA VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE SICILIANE NELLE AREE INTERNE

“La questione annosa del controllo della brucellosi nelle aree interne siciliane ed in generale dei problemi sanitari” sono stati oggetto di un incontro tra gli allevatori e i vertici della sanità veterinaria siciliana presso l’Aula Consiliare del Comune di Nicosia.

La riunione, voluta fortemente dalla Cia Sicilia e dall’Unione allevatori, ha posto le basi per affrontare e cercare di ridurre il più possibile la presenza della brucellosi in quelle aree che impedisce di avere il territorio siciliano indenne da questa malattia e che crea di fatto problemi di ordine economico e di movimentazione del bestiame. 

Inoltre, nel corso dei lavori aperti dal direttore regionale della Cia Sicilia, Salvatore Maimone sono stati affrontati i temi che riguardano le penalizzazioni provenienti dall’applicazione eccessivamente severa della normativa sulla registrazione e movimentazione dei capi, le sanzioni per le movimentazioni in BDN (Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica) effettuate con ritardo e le sanzioni sui premi PAC. 

Nel corso dell’incontro, sono intervenuti, fra gli altri, Gianfranco Castrogiovanni assessore all’Agricoltura del Comune di Nicosia, Galati Rando dell’Unione allevatori e Graziano Scardino, responsabile dei settori produttivi della Cia siciliana. Al fine di superare la problematica è emerso, dalle relazioni, la volontà di potere proporre la vaccinazione su base volontaria di quelle aziende disponibili a volerlo fare e comunque di mettere in atto iniziative che possano contribuire alla risoluzione della problematica. Il responsabile regionale della sanità animale dell’assessorato Sanità della Regione siciliana, Pietro Schembri, nel suo intervento ha voluto ribadire, anche in quella sede, la disponibilità della amministrazione regionale a collaborare insieme ai suoi colleghi delle province siciliane, presenti all’incontro, affinché dopo più di due decenni di tentativi per controllare la brucellosi bovina, si arrivi finalmente a trovare la soluzione a questa malattia  e potere ottenere la qualifica di “indenne” nel territorio siciliano.

Al termine dei lavori i partecipanti hanno rinnovato l’appuntamento dopo le feste natalizie per affrontare tecnicamente la questione nel Tavolo tecnico appositamente istituito presso l’assessorato regionale alla Sanità e dell’Agricoltura tra le Organizzazioni professionali agricole e degli allevatori.

Redazione

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