Una storia lunga 40 anni

Due aziende, due famiglie, una sintesi: nasce “Pan Dionisio”, il nuovo panettone che deve il suo nome all’elemento prediletto dalla divinità greca, di cui è composto l’innovativo dolce da forno.
La tradizione della Pasticceria Sferruzza, storica azienda radicata nel territorio di Castelbuono, dà vita ad un nuovo prodotto natalizio, frutto della collaborazione con una delle cantine più importanti della Sicilia: la Cantina Fina di Marsala.
L’incontro tra culture e le contaminazioni che hanno caratterizzato storicamente i nostri territori, sono gli elementi che contraddistinguono il nuovo prodotto: il miele biologico, l’uvetta, i datteri, i fichi, le nocciole, le mandorle ed i pistacchi siciliani utilizzati per la realizzazione di “Pan Dionisio” raccontano la Sicilia di ieri e di oggi con l’elegante elemento di congiunzione rappresentato dalla vendemmia tardiva di Fina.
“El Aziz”, letteralmente “prezioso”, é il vino che ha arricchito il nuovo panettone, scelto per celebrare i 40 anni di attività della Pasticceria e contestualmente, dell’attività enologica del patron della cantina Bruno Fina.
La Pasticceria Sferruzza inaugura la sua attività nel 1980 su iniziativa di Giuseppe. Emigrato negli Stati Uniti in cerca di fortuna, Giuseppe decide di voler ritornare in Italia ed investire nella sua terra di origine aprendo un bar. É grazie all’impegno dei figli Antonio, Vincenzo e Giovanni che il piccolo bar si trasforma in una pasticceria artigianale, ormai profondamente radicata nella cultura gastronomica madonita.
Specializzandosi in un primo momento nell’arte della pasticceria e gelateria, e poco dopo nella produzione di lievitati, i fratelli Sferruzza hanno come obiettivo quello di deliziare i palati dei propri clienti con prodotti di alta qualità, realizzati con materie prime di eccellenza, rispettando tutte le fasi del processo produttivo che ne conferiscono l’autentica artigianalità.
La carriera di Bruno Fina inizia negli anni ’80 come enologo presso la cantina sociale di Racalmuto. Nel 1990 entra all’Istituto Regionale della Vite e del Vino come enologo e responsabile della cantina sperimentale e di microvinificazione dell’Istituto di cui Diego Planeta ne era il Presidente. Nel ’91 diventa enologo nella cantina sperimentale di Diego Planeta, da quel momento iniziò a fare esperienze preziose per la sua carriera di imprenditore.
Nel 2005 fonda la sua cantina a Marsala e la valida collaborazione dei figli Federica, Marco e Sergio, gli ha garantito un’affermazione nel mercato che si manifesta annualmente nella crescita della domanda dei suoi prodotti. I vini Fina il hanno calore familiare e l’esperienza di chi il vino lo ha sempre fatto e lo ha sempre saputo raccontare, ed è in questo modo che si trasmette il carattere ereditato dal territorio e l’armonia degli uomini che quotidianamente ricercano l’eccellenza.

Redazione

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