Sono già più di venti le associazioni, i movimenti e i rappresentanti di gruppi di cittadini che hanno aderito al tavolo sicilianista promosso da Siciliani verso la costituente. Il movimento, al compimento del primo anno di attività, ritiene concluso il suo percorso preparatorio e passa alla fase successiva dando vita ad un tavolo di confronto con chi già opera nella politica e nel sociale che dovrà offrire ai Siciliani uno strumento unitario di lotta e per questo nei giorni scorsi ha diffuso un appello rivolto a tutte quelle realtà che si impegnano per la Sicilia.
Salvatore Bella, a nome dell’associazione di trasportatori AITRAS, annuncia “porterò al tavolo le problematiche legate al trasporto su gomma dell’agroalimentare. Le nostre imprese e i nostri prodotti non sono più nelle condizioni di essere competitivi a causa delle nuove norme sul trasporto”, mentre Franco Crupi di ALBA SICILIANA motiva l’adesione al tavolo con il rifiuto “di essere ancora un popolo che aspetta il Messia che sbarchi in Sicilia e di continuare a lasciarci irretire dalle promesse di gente senza dignità”.
Lorenzo Burgio, dell’ Associazione Rangers onlus, porterà al tavolo una visione “di tutela dell’ambiente e dei beni ambientali e architettonici del territorio, patrimonio incommensurabile della Sicilia.”
Nino Giampiccolo (CIDEC) ritiene “sia giunto il momento di provare ad aggiustare le cose e de per questo motivo che aderiamo alla idea di creare una alternativa al modo di fare politica e dì governare”. Simili le motivazioni di Salvatore Giunta (Circoli della società civile-Sicilia per l’Europa) che “aderiscono al progetto di Siciliani verso la Costituente condividendone gli ideali di amore per la terra di Sicilia e l’impegno per una equità in campo sociale, economico e infrastrutturale” e di Antonio Cipriano del Comitato etico popolare. “Mi affido alla frase portante dell’attività del Comitato: qualsiasi simbolo nazionale inseguirai mai niente per il sud farà mai. Ripartiamo dal Sud per unire il Paese”.
Alessio Lattuca per Confimprese Euromed dichiara che “Il movimento “Siciliani verso la Costituente” programma può essere il nuovo strumento che potrebbe concorrere a mettere al centro della propria azione la creazione di lavoro e di opportunità nel Sud, detassando e facilitando chi si propone di fare impresa nel Mezzogiorno”.
Aderisce a titolo personale Mariano Ferro, già animatore dei Forconi: “Nella politica nazionale il dibattito sul Sud e sulla Sicilia in particolare é semplicemente assente. La questione meridionale non esiste più e noi siciliani siamo forse i più penalizzati. Per questo con grande interesse aderisco al tavolo della Costituente, intelligente battesimo per la nascita di un partito che vuole vedere ai nastri di partenza tutti quei soggetti che hanno voglia di riscatto senza modelli precostituiti o piatti pronti”. I Futuristi di Nicola Cristaldi aderiscono perché “Bisogna affermare il Primato della Politica e mettere insieme tutte quelle forze che si ribellano al letargo in cui sta precipitando la nostra Sicilia. Bisogna delineare un nuovo modello di sviluppo basato sulle nostre materie prime e riscoprendo la vocazione mediterranea della nostra terra. Daremo il nostro contributo al rilancio della Sicilia” e trovano eco in Alessandro Fontanini (Il Centrodestra) Occorre riportare la fiducia del Popolo nella politica e mettere insieme tutte le forze che si ribellano a questo stato di cose . Bisogna delineare un nuovo modello di sviluppo, riscoprendo la bellezza della nostra cultura mediterranea.
Italia Costituente di Vito Pirrone aderisce al tavolo sicilianista, perché è necessario che la Sicilia esca dall'attuale ruolo di marginalità, dall'esistente doppio binario nord/sud, con un sistema di perequazione che sani l'attuale divario”.
Antonio Valenti (La Sicilia ai sicilianisti) “Siamo di fronte ad un programma fortemente condivisibile, in particolar modo per la piena attuazione dello Statuto: vedo tutte le condizioni per la nascita di un partito regionalista”.
Erasmo Vecchio, a nome di Lega Sud e Associazione Thomas Sankara, ricorda che “versa in uno stato di generalizzata povertà che costringe i nostri giovani a lasciare la terra dei loro padri e cercare fortuna altrove. Serve, qui ed ora, un partito di difesa e rappresentanza che affermi anche il diritto a dare attuazione al nostro Statuto speciale per lo più rimasto lettera morta”.
Per Adriano Nicosia (Noi meridionali): “Noi siciliani abbiamo due terribili avversari: lo Stato che non investe nei nostri territori e la pochezza della nostra classe politica che non difende i veri temi che riguardano la nostra terra. Bisogna parlare di sviluppo infrastrutturale e, soprattutto, della questione finanziaria siciliana”. Enza Ingrassia (Sicilia cooperative) risponde “all’appello di Siciliani verso la costituente perché è arrivato il momento di creare una nuova coscienza sicilianista”, propro come Carmelo Fileti, di Siracusa tutti protagonisti, che ritiene “necessaria per la Sicilia la nascita di un movimento autenticamente autonomista”. Gli artigiani di Upla Claai, guidati da Orazio Platania, siederanno al tavolo “al tavolo sicilianista perché alla Sicilia serve una politica che sia attenta anche alle necessità del mondo artigianale”.
“Occorre creare una nuova coscienza dei siciliani per la Sicilia e per la sua piena autonomia per farla progredire come punto di riferimento geopolitico del mediterraneo, quindi l’Unione Italiana Cooperative Sicilia risponde positivamente ed aderisce all’appello” annuncia Felice Coppolino.
Per Lucia Pinsone, leader di Vox Populi e già candidata alla Presidenza della Regione “questo è il momento di ignorare le posizioni singole e le sfumature politiche. È adesso che tutti quelli che credono che la Sicilia può avere quanto le spetta e merita debbono lavorare insieme per il progetto comune e questo tavolo sarà il mezzo ideale”. Infine, Tonino Fontana, del Gruppo XXX gennaio 2048, ritiene che “si devono praticare tutte le possibili, legittime strade per addivenire ad una vera e sostanziale autonomia della Sicilia e quindi intende contribuire alla elaborazione di un comune, forte e determinato programma di attività”.
Il tavolo promosso da Siciliani verso la Costituente, cui sono state annunciate nuove adesioni per i prossimi giorni, sarà convocato nella prima metà di novembre.