Consiglio dell’Unione dei Comuni delle Madonie: tutte le novità

Votati tutti all’unanimità i punti all’Ordine del giorno del Consiglio dell’Unione dei Comuni delle Madonie che si è tenuto ieri pomeriggio presso il Palazzo Pottino. Unione e unità di intendi anche tra i rappresentanti dei consigli comunali di tutti i paesi che fanno parte di questo Ente ai quali si è aggiunto anche il comune di Geraci Siculo, portando a diciassette i Comuni che fanno parte dell’Unione, che sarà rappresentato dai consiglieri Giuseppe Puleo, Angelica Sanfilippo e Gaetano Scancarello designati dal consesso di Geraci Siculo.
Sulla scelta del Comune di Geraci Siculo il presidente dell’Unione Pietro Maluso, oltre a dare il benvenuto ai nuovi consiglieri, ha voluto esternare la propria soddisfazione sottolineando che tale scelta mette in risalto l’importanza e il valore dell’Unione delle Madonie che non è una mera aggregazione di municipalità quanto l’Unione di un territorio e di cittadini che credono nella resilienza.
La seduta aveva all’ordine del giorno vari argomenti tutti di particolare importanza come il programma triennale delle Opere Pubbliche e piano biennale acquisti, l’approvazione del DUP esercizi 2019/2021 e del bilancio di previsione 2019/2021. Tutti argomenti di importanza vitale, in quanto strumenti di programmazione strategica, che sono stati approvati all’unanimità dall’assemblea del Consiglio guidato dal presidente Pietro Scelfo.
Tra gli argomenti in discussione c’era anche la proposta di ordine del giorno “ODG DAY” a sostegno dell’approvazione dell’emendamento al DDL 3/17 “legge sulla Montagna. Istituzione delle Zone Franche Montane”, quindi della legge obiettivo, istituzione delle ZFM in Sicilia.
Anche questa proposta è stata votata all’unanimità dal Consiglio dell’Unione, in luogo di ogni Consiglio Comunale, e non poteva essere diversamente. Infatti, l’area interna delle Madonie è l’unica area nel panorama nazionale ad aver inserito nel proprio documento di strategia, approvato nel febbraio del 2017, la necessità di prevedere l’istituzione delle ZFM come strumento di contesto che può contribuire alla riduzione del decremento demografico. Tra l’altro è sempre stato messo in evidenza l’importanza e la complementarietà dei tre strumenti di sviluppo: SNAI, ZES e ZFM. Infatti, l’istituzione della Zone Franche Montane e la piena attuazione delle Zone economiche speciali, che determinano la concessione di specifiche agevolazioni fiscali alle attività economiche esistenti ed alle nuove che si potrebbero insediare, consentirebbero di creare quelle condizioni ottimali grazie alle quali gli interventi previsti nell’ambito della SNAI, godrebbero di una maggiore amplificazione

Redazione

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