“Vivere nella legalità”, come alternanza scuola lavoro

Si è svolto a Campobello di Mazara uno degli incontri con gli studenti del Liceo Scientifico Da Vigo – Nicoloso da Recco e l’associazione antiracket Libero Futuro di Castelvetrano come da progetto di alternanza scuola lavoro dal titolo “vivere nella legalità”. Tema principale dell’incontro è stato il “consumo critico antiracket” portato avanti negli anni da Libero Futuro Castelvetrano, insieme a Libero Futuro Palermo e Liberjato. All’evento, oltre agli studenti, hanno partecipato Sabina Descalzo e Giulietta Pagano docenti del Liceo Scientifico Da Vigo – Nicoloso da Recco, Nicola Clemenza presidente di Libero Futuro Castelvetrano, Francesco Billeci presidente dell’associazione antiracket Liberjato, Michele Caro della ditta “Gruppo Caro srl” e lo scrittore e poeta Antonio Barracato che per l’occasione ha relazionato sulla trasformazione del fenomeno mafioso e sull’impatto nella nuova società globalizzata, anticipando alcune schegge letterarie dal suo ultimo romanzo “Verità celate – Edizioni Croce” – che sarà presentato a Roma il prossimo dicembre. “Il progetto – dice Sabina Descalzo ai nostri microfini – è ripartito lunedi 30 settembre ed ha visto protagonisti alcuni dei ragazzi delle quinte scientifico a fianco dell’antimafia. Dopo l’appassionante avventura dello scorso anno, un altro gruppo di alunni del nostro Istituto, accompagnati nuovamente dai docenti Descalzo e Pagano, è sbarcato in Sicilia. In questa località, in collaborazione con le Associazioni “Liberofuturo”, “Liberjato” e “I giusti di Sicilia”, i ragazzi, divisi in redazioni, hanno realizzato un reportage, seguendo direttamente e concretamente i lavori di aziende agricole che operano nei terreni confiscati alla mafia nei dintorni di Castelvetrano. Gli studenti hanno avuto modo di osservare l’abbandono, la trasformazione e la rinascita di luoghi che sono diventati beni di tutti, riflettendo su come ognuno di noi, con le proprie capacità, possa cambiare questo mondo, che purtroppo é pieno di disonestà, di disuguaglianza, di paura e di violenza. In questi giorni abbiamo Incontrato imprenditori, forze dell’ordine, giornalisti e cooperative che lottano contro la criminalità organizzata, queste sono persone di grande valore, che vivono la quotidianità con un solo obiettivo, ovvero trascorrere una vita normale. La mia più grande soddisfazione è stata quella di osservare i nostri alunni che tenevano chiuso il telefonino e aprivano il cuore e la mente. E’ nostra intenzione, come lo scorso hanno, di raccogliere in un volume la nostra esperienza per smuovere le coscienze, divulgare la legalità, e soprattutto dire no alla mafia e ad ogni altra forma di criminalità organizzata”.

Redazione

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