MADONIE, LAPUNZINA: «ACCUSE? UN PRETESTUOSO INDICE DI IMMATURITA’»

«Il Comitato promotore per l’Istituzione delle Zone Franche Montane non è un Ente preposto né al riconoscimento né all’approvazione di strumenti o strategie di sviluppo, bensì è un soggetto che nasce ed opera con un unico e solo obiettivo: far creare in tutta la Sicilia le Zone Franche Montane. Non ha altre finalità»
Esordisce così Vincenzo Lapunzina, Coordinatore Regionale del Comitato Promotore delle ZFM, inviando una nota di precisazione relativamente alle «affermazioni divulgate dal sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso, portavoce di un drappello di primi cittadini dell’area madonita», continua Lapunzina.


«Fatta questa doverosa premessa, mi corre l’obbligo di precisare che le ZFM sono uno strumento che servirà a tutte le zone montane della Sicilia, non sono soltanto ad uso esclusivo delle Madonie. Tra l’altro le ZFM sono state inserite nella Snai, dopo che il Comitato Promotore lo ha esplicitamente richiesto al Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica, con una delegazione inviata a Roma. Altrettanto importante è sottolineare che lo stesso Comitato non ha mai intrapreso alcuna azione contro nessun soggetto e contro nessun Ente. In particolare, il sottoscritto, nella veste di coordinatore del Comitato non ha mai effettuato denunce di alcun tipo, contro nessuno. Le indagini degli inquirenti e di alcuni Uffici strategici della Regione Siciliana, alle quali, inopportunamente, si fa riferimento nella missiva divulgata alla stampa da Macaluso, non hanno nulla a che vedere con il Comitato delle ZFM; esse sono scaturite dall’attività giornalistica condotta da Madonie Notizie, la testata dove collaboro da aspirante giornalista e di cui sono editore. Voler mescolare le due cose in un unico calderone è un pretestuoso indice di immaturità; si vuol creare confusione su due situazioni completamente distinte e separate: da una parte c’è l’attività giornalistica condotta da una testata locale e dall’altra l’attività di input per l’iter legislativo delle ZFM messa in atto del Comitato. Ribadisco, si tratta di circostanze, di fatti e di soggetti che non hanno nulla in comune. Sui fatti che ho denunciato in passato, da editore di Madonie Notizie, non entro nel merito, poiché, da quanto mi risulta, le indagini condotte dalla Procura e dalla burocrazia regionale non si sono ancora concluse. Ripongo piena fiducia nell’attività della Magistratura e degli Uffici, che sapranno far luce sulle circostanze esposte, tutelando i cittadini da condotte illecite».