A Termini Imerese, oggi, 24 agosto, alle 19 aperitivo clandestino al Pub Shiagù (via C. Castello-Belvedere) e incontro con Mario Catalano, autore del libro Due anni a Brancaccio con Padre Puglisi.
Roberto Tedesco e Rosita Ferraro converseranno con Ignazio Vasta, presidente regionale del Centro Studi Cinematografici, sul libro “Cinema e letteratura. 40 anni di Efebo d’oro”, e con lo scrittore e regista Luciano Accomando su “U Ciclopu”, lavoro realizzato al carcere di Termini Imerese.
Momento clou della serata, gestito dal direttore artistico Rocco Mortelliti, sarà l’incontro con Stefano Grossi, regista del docu-film “Rotta contraria”, Paola Bizzarri, scenografa e vincitrice del David di Donatello 2011, e Giucas Casella, mentalista e noto personaggio televisivo.
Infine, l’attesissimo concerto dell’Ensamble Sidùn omaggerà il grande cantautore Fabrizio De André, a cui la nona edizione di Notti Clandestine. In direzione ostinata e contraria è interamente dedicata.
Stefano Grossi. Regista e sceneggiatore italiano di vari cortometraggi, lungometraggi e documentari presentati in numerosi Festival nazionali ed internazionali (Venezia, Torino Cinema Giovani, Locarno, San Francisco, Festa del Cinema di Roma, Angers, Annecy). Nel 2006 ha fondato la produzione cinematografica Vostok Film. Collabora come sceneggiatore alla serie Rai Produzione Titanus e Rai Fiction.
Tra le sue produzioni teatrali: 2010. Il prete sparato. Atto unico sulla vita e le opere di Don Pino Puglisi, liberamente tratto dal libro A mani nude di Vincenzo Ceruso. Tra le sue sceneggiature: Come le foglie. Diari dal fronte (2015); Dreamers (2014), serie televisiva in 10 puntate; Il primo giorno, cortometraggio (30’) di interesse culturale nazionale, realizzato nel 2002; Due come noi, non dei migliori, lungometraggio (104’) di interesse culturale nazionale, realizzato nel 1999. Tra i film documentari, ultimo è Rotta contraria (2018), scritto e diretto da Grossi al Bifest di Bari che racconta di giovani che cercano di solcare l’Adriatico per tentare la fortuna in Albania. La produzione è di Own Air e Rai Cinema.
Paola Bizzarri. Scenografa italiana, ha collaborato soprattutto con il regista Silvio Soldini, anche se non sono mancati registi di grande talento. Per il film Habemus Papam (regia di Nanni Moretti) riceve come migliore scenografia il David di Donatello (2011), il Nastro d’Argento (2011) e il Premio Dante Ferretti (2012) al BIF&ST – Bari International Film&Tv Festival.
Tra i film a cui ha lavorato: Pane e tulipani (2000), regia di Silvio Soldini; Una storia qualunque (2000), miniserie televisiva, regia di Alberto Simone; Ricordati di me (2003), regia di Gabriele Muccino; Ho sposato un calciatore (2005), miniserie televisiva, regia di Stefano Sollima; La matassa (2009), regia di Giambattista Avellino, Salvatore Ficarra e Valentino Picone; Habemus Papam (2011), regia di Nanni Moretti; Anche se è amore non si vede (2011), regia di Salvatore Ficarra e Valentino Picone; Braccialetti rossi (2013), regia di Giacomo Campiotti; Il mondo sulle spalle (2019), regia di Nicola Campiotti.
Giucas Casella. Mentalista e illusionista italiano di Termini Imerese, tra gli anni ’80 e ’90 è l’illusionista italiano più conosciuto tra i personaggi televisivi che frequentano, come ospiti fissi, i programmi per la famiglia. A lui viene riconosciuta la paternità del tormentone “Guardami, guardami, guardami!” e “apri gli occhi…quando lo dirò io”. Frasi con cui si è reso unico. Famose sono le dita delle mani incrociate e appoggiate alla fronte. Oggi molto popolare, partecipa a vari programmi televisivi tra cui: Buon Compleanno Canale 5, Gente Comune, Estate Cinque, Buonasera Raffaella con Raffaella Carrà, Domenica in con Mara Venier e Quelli che il calcio, e ancora, Il Ristorante con Antonella Clerici.
Quest’anno l’illusionista termitano festeggia il 40mo anno di carriera, un lungo percorso artistico-professionale con innumerevoli esperienze di grande successo.