Conclusa la missione di valutazione e riconvalida per conto  
dell’Unesco per il Geopark Madonie, che si è svolta dal 22 al 26 luglio.
Gli esperti validatori, scelti dal Roster of Evaluators  sono stati  
l’irlandese Martina O Neil’ e il croato Goran Pavic, che  accompagnati  
dallo staff dell’Ente Parco delle Madonie hanno compiuto la “revisione  
sul campo” per verificare l’esecutività degli adempimenti connessi  
alle “reccomandations”  prescritte e comunicate dall’Unesco lo scorso  
anno nel mese di febbraio, al termine della precedente validazione.
Soddisfatto il Commissario straordinario dell’Ente Salvatore  
Caltagirone per i risultati raggiunti e per gli esiti finali di  
quest’ultima rivalidazione, che fanno ben sperare nell’ottenimento  
della green card.
Così, infatti, si sono espressi i  validatori al termine della  
riunione finale, con lo staff geopark, “Abbiamo avuto modo di  
apprezzare i lavori che sono stati fatti nel Geopark Madonie e  potete  
essere orgogliosi del vostro territorio. Noi non possiamo che  
esprimere, un giudizio positivo. I vostri risultati,  sono del tutto  
soddisfacenti, sia per il superamento delle criticità esistenti che,  
per le impostazioni che avete rivolto sulla gestione e lo sviluppo del  
Global Geopark “.
Questa valutazione,  ha continuato il Commissario, esprime un’analisi   
positiva e consente di accrescere il valore Unesco, di cui i Geoparchi  
globali dell’Unesco, sono il meccanismo di cooperazione internazionale  
delle aree del patrimonio geologico.
Un traguardo da sempre ambito, che consentirà al Parco, già inserito  
nella rete dei geoparchi europei, una certificazione valida quattro  
anni, in vista della quale, ho voluto, sottolinea, programmare subito  
con il nuovo staff costituito, i lavori preparatori per migliorare la  
visibilità,  le infrastrutture e il potenziamento dei siti di  
interesse turistico presenti nel territorio.
Far parte dell’Unesco, ha spiegato il Commissario, significa  
incoraggiare nell’ambito  delle Geoscienze e dei Geoparchi, la  
cooperazione internazionale tra aree con patrimonio geologico di  
elevato valore ed attuare  la conservazione e la promozione delle  
comunità locali.
Il Parco delle Madonie, come Geopark, ha concluso, possiede una grande  
valenza geologica, in cui siti e paesaggi del ricco patrimonio  
naturale sono in connessione con tutti gli altri aspetti del  
patrimonio materiale, tangibile  e culturale del territorio.

Tutte le attività inserite nel programma inviato ed approvato dalla  
Segreteria dell’Unesco, sono state realizzate, grazie alla  
collaborazione delle amministrazioni comunali di Petralia Sottana,  
Geraci Siculo, Castellana Sicula, Polizzi Generosa, Petralia Soprana,  
della Società Piano Battaglia s.r.l. e della Società Italkali.
Una serie di appuntamenti mirati, quali l’inaugurazione del nuovo  
Museo dell’Abies nebrodensis a Polizzi Generosa,  la visita al Museo  
archeologico di Castellana Sicula,  l’affaccio sulla montagna   
attraverso la struttura il Salto del Ventimiglia a Geraci Siculo, la  
visita nelle viscere sotterranee del territorio di Petralia Soprana  
della miniera di salgemma  e del museo delle sculture di sale, ed  
infine la salita al monte Mufara con la seggiovia e la discesa a Piano  
Battaglia percorrendo il sentiero F. Arena, hanno permesso agli  
esperti, di apprezzare  le bellezze naturalistiche, paesaggistiche e  
architettoniche, circondati da un panorama mozzafiato contemplato in  
tutte le sue infinite sfumature e forme scultoree.
Piccoli borghi,  che hanno fatto rivivere  con passione, le loro  
tradizioni popolari, con l’incanto della cultura agreste, dei costumi,  
dei balli, dei canti antichi e delle ricette tipiche, con una  
ospitalità genuina e forte che è propria dei siciliani.
Infine, ha concluso il Commissario, rivolgo un doveroso ringraziamento  
a tutte le Istituzioni, all’Università di Palermo, al Dipartimento  
Regionale dello Sviluppo Rurale, ai partners, ai gruppi folkloristici  
e allo staff  Geopark collaborato nella traduzione simultanea in  
lingua inglese dalla guida Stefania Salerno, da Giulio Polisi e Carla  
Miranti, che hanno rivestito il ruolo di ambasciatori del Geopark.