I ricami ed i merletti delle Madonie saranno i protagonisti della mostra “Trame di filo” promossa dall’Ente Parco delle Madonie in collaborazione con i Comuni di Caltavuturo, Castelbuono Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Isnello, Petralia Sottana, Polizzi Generosa che avrà come scenografia i locali del settecentesco Palazzo Sant’Elia di via Maqueda a Palermo.

Una tre giorni, dall’ 1° al 3 agosto, che prenderà il via con l’inaugurazione di giovedì 1° agosto alle ore 17.00, in felice coincidenza con l’avvio della pedonalizzazione del tratto di via Maqueda, tra angolo corso Tukory e i Quattro Canti, dove si affaccia il punto informativo del Parco delle Madonie e che per questo può essere un’importante occasione per implementare le attività di promozione del territorio.

“Una straordinaria occasione” afferma il Commissario dell’Ente Parco delle Madonie, Salvatore Caltagirone, “ per promuovere la realtà territoriale delle Madonie, le sue ricchezze paesaggistiche e il suo patrimonio storico-culturale e agroalimentare. La mostra dedicata ai ricami madoniti, espressione di una tradizione che incontra l’arte, la poesia e la preziosità dei paramenti sacri, è solo la prima di una serie di eventi che avranno luogo nella vetrina del Parco presso il Palazzo Sant’Elia”.

Singolare il percorso espositivo che presenterà i vari ricami e le sue diverse tecniche: dal macramè  di Caltavuturo al Tombolo di Castellana Sicula; dal Filèt di Isnello alla Tessitura di Cefalù; dal Centesimo di Petralia Sottana al Rinascimento di Polizzi Generosa ; dall’intaglio di Collesano al Chiacchierino di Geraci Siculo  al Norvegese di Castelbuono. Trame diverse di un’unica fitta rete di tradizione e di sapere tramandato di generazione in generazione.

Insieme ai pannelli espositivi che presenteranno la mostra nello snodarsi di testi poetici riferiti ai Comuni dell’area geografica e all’applicazione dei ricami ai paramenti sacri presenti nelle chiese madonite, proveniente dal Museo ‘Trame di filo’ di Isnello, è possibile ammirare alcuni capi pregiati.

Dal vivo, inoltre, saranno ‘al lavoro’ anche le ricamatrici che “mostreranno” la preziosità delle varie tecniche di ricamo.

“Un grazie particolare” dice il Commissario dell’Ente parco delle Madonie, “ ai Sindaci dei Comuni che fin da subito hanno accolto l’iniziativa come un momento di valorizzazione del proprio patrimonio e al vescovo di Cefalù, Sua eccellenza Marciante, per il sostegno e la condivisione del progetto la cui memoria, in quel “laboratorio della speranza” da lui promosso, può diventare un’opportunità di lavoro per le giovani generazioni”.

Il rinfresco è offerto dalla ditta M*e – MadoniEAT di Palazzo Butera.