Castelbuono, il Pd sull’affidamento dei cani randagi

Ancora una volta abbiamo visto giusto. Dopo il comunicato del sindaco (https://www.castelbuonolive.com/castelbuono-ridotta-del-90-la-spesa-per-il-canile-risparmiati-e-115mila-rispetto-al-2017/) abbiamo studiato gli atti pubblici, abbiamo ascoltato molti cittadini e addetti ai lavori. Era il mese di aprile e scrivemmo un comunicato in cui mettevamo in evidenza le incongruenza di quanto aveva affermato il primo cittadino (https://www.castelbuonolive.com/pd-castelbuono-sullaffidamento-dei-cani-randagi-i-conti-non-tornano/).

Subito dopo ci fu l’interrogazione consiliare di “Castelbuono in Comune” (https://www.castelbuonolive.com/castelbuono-in-comune-interrogazione-consiliare-su-affidamento-cani-randagi/) della quale si discusse solo il 21 giugno. In quella sede il sindaco si limitò a leggere una relazione scritta dal Comandante dei Vigili urbani. Subito ci accorgemmo delle incongruenze, delle mancate risposte. Oggi, che la relazione è stata pubblicata all’Albo pretorio, quei dubbi sono diventati certezze. Mancano, infatti, le risposte sui controlli previsti dal regolamento comunale e dalla legge, da parte dei vigili urbani. Nulla sui soldi pubblici elargiti a chi, tramite ordinanza sindacale, ha preso in affidamento i cani e dei quali non si è saputo più nulla. Nulla sulle cure sanitarie, nulla sulla mancanza di autorizzazioni dell’associazione “I Delfini”. La stessa che ad oggi, scaduta la convenzione, opera, a maggior ragione, in modo illegittimo nel nostro territorio. Nulla su chi finanzia detta associazione, visto che sostiene di accudire i cani: con quali soldi compra il cibo e le medicine? Perché non da risposte ai cittadini che chiedono sulle condizioni dei cani? Non sono domande banali, qualcuno potrà dire “mi per quattro cani” … non è così. Quello che abbiamo reso pubblico è una operazione per nulla trasparente, che non ha rispetto né degli animali né dei soldi pubblici. Il Sindaco, durante il consiglio comunale del 21 giugno, in evidente difficoltà, ha dichiarato che stanno programmando dei progetti contro l’abbandono e per la sterilizzazione dei cani randagi, addirittura intende portare la questione al consiglio del Parco delle Madonie. Ma allora perché non ha risposto alla lettera che il Rifugio sanitario e per il ricovero di Isnello e Petralia Soprana ha inviato a tutti i comuni convenzionati, nella quale si invitavano i comuni a collaborare affinché, a spese del rifugio, si sterilizzassero tutti i cani randagi? In questa storia non torna nulla, se non la

difficoltà di chi, sapendo di avere sbagliato, cerca di arrampicarsi sugli specchi. Una cosa è certa: l’Associazione “I Delfini – distaccamento di Castelbuono” non ha i requisiti che la legge prescrive per operare in questo settore, poiché non ha alcun rifugio autorizzato e, per di più, non ha messo in atto alcun progetto pubblico per promuovere l’adozione dei cani di proprietà del Comune di Castelbuono. Per di più, a mezzo stampa, il Presidente della stessa dichiara di non rispettare la legge regionale n. 15 del 2000, che prevede il ricovero presso un rifugio autorizzato, perché questo opera per soldi. La gravità di questa dichiarazione è del tutto evidente. Alla luce di questo, per il rispetto verso l’Istituzione comunale, e verso il corretto uso dei soldi dei cittadini, e anche per chi opera nel rispetto delle norme, non sarebbe opportuno, come proposto dai consiglieri di minoranza, non rinnovare la convenzione? A meno che, aggiungiamo noi, detta associazione si metta in regola secondo quanto previsto dalla legge regionale n. 15 del 2000.

Noi, continueremo a vigilare affinché vengano garantiti i diritti e vengano eseguite le prescrizioni di legge. Castelbuono deve distinguersi sempre. 

Il Coordinamento del Circolo PD

redazione

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