Sulla scia di quanto già felicemente sperimentato gli scorsi anni, anche durante questo scorcio estivo la Questura di Palermo ha aperto le sue porte alla cittadinanza, mettendo a disposizione il suo storico chiostro seicentesco per offrire al pubblico un percorso letterario, mediante la realizzazione di una serie di incontri tematici con giornalisti, scrittori, registi, attori, magistrati ed esponenti del mondo culturale palermitano, incentrati sul tema del contrasto al fenomeno mafioso, attraverso i ricordi di quanti hanno vissuto i drammatici eventi che, in particolare negli anni 90, hanno interessato la città di Palermo.

L’iniziativa di quest’anno si articolerà in cinque appuntamenti, secondo un ideale percorso letterario che offra agli spettatori importanti spunti di approfondimento e di  riflessione sulle scritture del reale e sulla rappresentazione delle città come teatro in cui si svolgono le storie.

Gli incontri si svolgeranno, appunto, all’interno del chiostro della Questura, saranno aperti al pubblico e trasmessi in diretta sulla pagina Facebook della Questura.

Importanti e particolarmente coinvolgenti i temi affrontati dagli ospiti che si sono avvicendati nel corso dei primi tre appuntamenti,  in un parterre d’eccezione: l’autore di narrativa poliziesca Francesco Recami, lo psichiatra Maurizio Montalbano, Direttore Sanitario dell’Asp di Palermo ed il Dr. Giovanni Pampillonia, Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo, i quali sapientemente moderati  dal giornalista/scrittore Gian Mauro Costa, si sono confrontati su alcuni aspetti connessi alla quotidianità del vissuto degli operatori di Polizia, in un ideale parallelismo con gli elementi di tale quotidianità tratteggiati nelle opere di narrativa poliziesca; Vincenzo Pirrotta, drammaturgo, attore e regista di teatro, protagonista di punta della nuova scena teatrale italiana, il quale ha portato nel chiostro della Questura alcuni frammenti della sua opera teatrale “Binnu Blues”, il racconto musicato e dialogato del “Codice Provenzano”, ispirato al libro sui pizzini ritrovati al boss di “cosa nostra” scritto dal Magistrato Michele Prestipino e dal giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo; il tema è stato oggetto di un dibattito, cui sono intervenuti, moderati dal giornalista Salvo Palazzolo, il Questore Renato Cortese, all’epoca Dirigente del cosiddetto “Gruppo Duomo” che ammanettò Provenzano, ed il Magistrati Marzia Sabella, che insieme al dott. Prestipino coordinava le indagini.

Il 3 luglio, Salvo Toscano, autore di numerosi romanzi polizieschi, scrittore elegante e dalla grande capacità comunicativa ci ha parlato del suo ultimo romanzo “Il mistero del cadavere nel barile”, che racconta un’indagine, ispirata ad un fatto di cronaca, svolta dal poliziotto italoamericano Joe Petrosino; ad affiancarlo il professore Salvatore Lupo, ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Palermo,  considerato tra i più importanti studiosi di mafia in ambito nazionale, il quale ha ripercorso le fasi della nascita e dell’evoluzione della mafia in America ed il suo legame con quella siciliana. L’incontro è stato moderato dal Vice Questore Piergiorgio Di Cara, Dirigente del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Occidentale, nonché prolifico autore di narrativa poliziesca.

Il quarto appuntamento è fissato per martedi’ 9 luglio alle ore 18.30.

Saranno presenti gli attori palermitani Sergio Vespertino, Maurizio Bologna, Sasà Salvaggio ed il catanese Domenico Centamore, moderati dal giornalista/scrittore Daniele Billitteri, sul tema: “Una risata vi sconfiggerà”. Traendo ispirazione dall’esperimento cinematografico proposto dal regista Pif nel film e nella serie televisiva “La mafia uccide solo d’estate”, si affronteranno importanti riflessioni sulla mafia e sull’antimafia, mettendo in evidenza il lato grottesco di “cosa nostra”, attraverso la narrazione delle raffigurazioni satiriche che di essa sono state fatte e la proiezione di alcuni spezzoni di film sullo stesso argomento. Il tema di fondo dell’iniziativa è la considerazione che la mafia si può combattere anche con la forza prorompente dell’ironia, ridicolizzandola ed esorcizzando con una “risata” i suoi aspetti più terribili e quanto di perverso e negativo essa rappresenti.

 L’ultimo appuntamentosi svolgerà alla stessa ora e nel medesimo contesto, mercoledì 10 luglio. Per l’occasione  Elvira Terranova, nota giornalista, caposervizio dell’agenzia AdnKronos in Sicilia, modererà uno stimolante dibattito tra i giornalisti Antonio Calabrò, presidente della “Fondazione Pirelli” e storico giornalista dell’Ora di Palermo, Salvatore Cusimano, direttore della sede siciliana della Rai  e Salvatore Ferlita, professore universitario e critico letterario, autore del saggio “Palermo di carta”, una guida letteraria alla città raccontata attraverso i suoi scrittori e i romanzi in essa ambientati.

Un’ ulteriore occasione per rappresentare, attraverso diversi punti di vista,  un città misteriosa, affascinante, trasversale, attraversata da continui cambiamenti, una città con potenzialità inespresse che la rendono ambita e facile “terra di conquista” per turisti, scrittori e cronisti appunto.