Breve storia della Commenda di Polizzi Generosa, monumento che vive giorni difficili, anni difficili

         L ’Ordine dei Cavalieri di Malta nasce come ordine ospedaliero benedettino a Gerusalemme intorno alla prima metà dell’XI sec e divenuto, in seguito alla prima crociata, un ordine religioso cavalleresco cristiano a cui fu affidata la cura e la difesa dei pellegrini diretti in Terra Santa.

 I Gerosolimitani vennero a Polizzi nel 1177  e, per opera di Ruggero De Aquila Conte di Avellino e Signore di Polizzi, costruirono la Commenda, sede dell’ordine.

Dislocata lungo le vie di pellegrinaggio verso Messina, la Commenda svolgeva attività ospedaliera e assistenziale, attraverso il lavoro di volontari.

Per oltre 900 anni l’Ordine di Malta ha operato in maniera imparziale, curando

poveri, pellegrini e ammalati di ogni credo .

Questa è la storia. Una breve storia della Commenda di Polizzi Generosa, monumento che vive giorni difficili, anni difficili. Nel 2011 la nostra Associazione La Commenda ha stipulato con il Comune una convenzione per la gestione del sito. Per due anni abbiamo ripulito tutta l’area, provveduto alla ordinaria manutenzione risanando l’immobile, effettuando tutti i lavori necessari . Abbiamo reso accogliente il sito, abbiamo piantato fiori ed essenze autoctone. Nelle sere d’estate abbiamo utilizzato la Commenda per incontri musicali, conversazioni a tema , rappresentazioni artistiche, celebrando, in tema medievale,  la presenza de I Cavalieri di Malta a Polizzi

Quella stagione di rinascita è finita.

L’amministrazione comunale attuale ha deciso, a seguito di nostra precisa richiesta, di non rinnovare la convenzione, senza addurre alcuna motivazione a riguardo.

In questi lunghi anni di incuria il sito è tornato al suo precedente degrado.

Da un sopralluogo effettuato in questi giorni, si evidenziano i gravi danneggiamenti subiti dalla struttura: gli arbusti rampicanti hanno completamente invaso le pareti posteriori dell’immobile e persino il tetto, sollevando la copertura con disconnessione delle tegole, hanno rotto una finestra e raggiunto l’interno del sito, mentre le piogge infiltrandosi stanno danneggiando il tavolato del soffitto e le pareti.

Le porte di ingresso ai due locali, inspiegabilmente spalancate, appaiono danneggiate e in parte divelte, le erbe infestanti hanno invaso ogni angolo. Tutti possono fare scempio e abusare del sito, nell’indifferenza della pubblica amministrazione.

 Ogni singola parola, anche nel suo significato più profondo, non potrà mai esprimere appieno il senso di abbandono e il grado di inciviltà che questo stato di cose rappresenta. Le istituzioni hanno la responsabilità politica, oltre che morale e civile, di conservare il patrimonio storico che ci appartiene. La comunità polizzana, e non solo, ha il dovere di pretendere che la memoria non vada persa, che la storia della nostra terra continui ad essere ancora patrimonio di tutti.

Perché la bellezza in mano all’ignoranza non ha scampo!

Tra le rovine, in un angolo di luce, sono spuntati dei piccoli fiori bianchi e rosa. Difficile a immaginarsi.

 La speranza.

                                                                 Associazione LA COMMENDA SOLART Onlus

redazione

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