SORSICORTI 2019 VINCE IL CORTO CHE CELEBRA IL RISPETTO DI DIVERSITÀ E DISABILITA’

Che visione può avere un cieco della morte? Lo racconta “Weltschmerz”, il corto-documentario di Jesper Dalgaard che vince la tredicesima edizione di SorsiCorti, il festival internazionale di cortometraggi che, quest’anno, ha animato Sala delle Capriate di Palazzo Chiaramonte Steri. La giuria di esperti, formata da Martino Lo Cascio, Tatiana Lo Iacono e Andrea Grasselli, ha scelto come miglior corto quello danese, prodotto nel 2018, che in poco meno di mezz’ora affronta il tema della disabilità trasformando la produzione cinematografica in un’esperienza visionaria.

Con grande empatia e sensibilità, Jesper Dalgaard (il regista) e Anna-Sophia (la protagonista ipovedente) costruiscono vita, performance e racconto in un intreccio tanto originale quanto imprevedibile. “Quale sguardo teatrale è possibile per chi è privato della vista? Come si articolano le domande esistenziali di ciascuno quando si vivono mondi tanto divergenti? – spiega la giuria -. Muovendosi efficacemente nello spazio liminare tra reale e surreale, questi interrogativi riecheggiano lungo tutto il documentario, dove l’espressione della protagonista dialoga con quella dei compagni di viaggio ed emerge la rappresentazione teatrale come necessità vitale. La rarefazione sul palcoscenico e la densità delle riflessioni sono lo specchio di un modo altro di esperire il mondo”.

A vincere la miglior regia, invece, è stato il corto olandese di Marc Wagenaar “Dante vs. Mohammed Ali”. La pellicola parte dal presupposto che se le regole sono regole bisogna lottare contro, soprattutto in un ring. L’opera di Marc Wagenaar, infatti, spiazza per l’efficacia e la semplicità della tesi di fondo: lottare per amare ovvero l’amore come lotta continua. “Come possiamo reagire quando le emozioni che sentiamo dentro differiscono da ciò che percepiamo là fuori? Come costruire se stessi senza l’intima sensazione di avere tradito la propria anima?” spiega ancora la giuria.

Una menzione speciale è stata assegnata al corto italiano di Roberto Catani “Per tutta la vita”. Cinque minuti di animazione romantica, un percorso virtuoso immerso in un’atmosfera color pastello. “Un corto che riesce con leggerezza a esprimere la potenza dell’amore in adolescenza, fase cruciale della vita e momento di infinite sperimentazioni. Divertente e delicata, l’animazione di Roberto Catani è realizzata mescolando sapientemente levità e profondità delle metamorfosi” racconta ancora la giuria. Il premio del pubblico infine è andato a “Champion” di Mans Berthas, fiction svedese del 2015.

redazione

Recent Posts

“Avete pagato per una vita, ora basta”: anziani, svolta epocale | TASSE AZZERATE a partire da questa età

Svolta epocale per gli anziani poiché dopo aver pagato per una vita, si troveranno le…

2 ore ago

Un Mediterraneo di Biodiversità: a Palermo il mare si racconta tra luci, suoni e meraviglia

All’Orto Botanico di Palermo un evento multisensoriale celebra la biodiversità marina siciliana con immagini, suoni…

3 ore ago

Figli disoccupati, la ‘colpa’ è di questo genitore | Il nuovissimo studio non lascia dubbi: il motivo è da non credere

Se i vostri figli sono disoccupati, la colpa è sempre di questo genitore: il nuovo…

5 ore ago

Ci dispiace ma siamo stati costretti: Intesa Sanpaolo, l’annuncio gela i clienti | Purtroppo per loro non c’è niente da fare

Un messaggio improvviso sull’app Intesa Sanpaolo ha spiazzato i clienti: carte non visibili per un…

8 ore ago

Ma come chiude? Era il mio canale preferito | UFFICIALE: una rete storica lascia la TV

Chiude uno dei canali preferiti di moltissime generazioni: ecco di quale si tratta, tutti i…

10 ore ago

COVID, l’Italia torna a tremare | Boom improvviso di ricoveri: infermieri e dottori sono pronti al peggio

Crescono i contagi da Covid in Italia. Aumentano i ricoveri ma gli esperti rassicurano: niente…

14 ore ago